VALMADRERA – Riguardo allo studio sugli effetti per la salute pubblica dell’inceneritore di Valmadrera, il coordinamento Rifiuti Zero ha avanzato la richiesta di far parte del comitato scientifico che se ne occuperà.
Il coordinamento, che unisce sotto la stessa bandiera diverse associazioni ambientaliste e liberi cittadini, era stato lo stesso che aveva chiesto a gran voce di effettuare le analisi epidemiologiche riguardo alle possibili ripercussioni sanitarie per la presenza del termovalorizzatore in vista anche del progetto di teleriscaldamento che Silea vorrebbe portare avanti, incontrando la contrarietà degli ambientalisti.
Rifiuti Zero vuole che vi sia nel comitato scientifico, che dovrebbe garantire la validità dello studio, anche un proprio rappresentante “di riconosciuta competenza e preparazione professionale” .
“Tale richiesta – spiegano – è fondata sulla trasparenza necessaria che questo importante studio richiede e sulla necessaria partecipazione dei cittadini. Il Coordinamento Lecchese Rifiuti Zero è una rete di associazioni del territorio e di cittadini, aperta al contributo di tutti. Non è legato ad alcun partito politico ma è sempre stato disponibile al confronto con gli Enti Istituzionali. Da due anni si batte perché vengano svolte tali analisi e a tal proposito ha raccolto più di 7000 firme nei comuni interessati dalle emissioni dell’inceneritore”.