50 anni, sempre presenti: gli stand storici della Sagra delle Sagre

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In Sagra lo stand dell'azienda Sanelli nell'edizione del 1981
SANELLI sagra delle sagre 1^ edizione 1966
L’allestimento dell’azienda Sanelli nella prima edizione della Sagra delle Sagre (1966)

 

BARZIO – Non è solo la Sagra delle Sagre a festeggiare la sua 50esima edizione: ci sono aziende che hanno accompagnato la manifestazione nell’ultimo mezzo secolo e che hanno tagliato insieme all’evento questo importante traguardo. 

Si tratta delle coltellerie delle famiglie Sanelli, Rusconi e Fazzini di Premana che hanno fatto non solo la storia di questa manifestazione ma soprattutto quella dell’artigianato valsassinese.

Celso Fazzini
Celso Fazzini

Un esordio in Sagra, nel 1966, che li ha visti riuniti nello stesso stand insieme ad altri maestri della produzione di coltelli, lame e forbici, per poi acquistare ognuno il suo spazio nelle successive edizioni dell’evento. Non ha mai fatto mancare la sua presenza all’evento Celso Fazzini: “Ricordo che per la prima edizione avevo brevettato un nuovo coltello con la guida, l’ ‘Affetta-tutto mio’, ne abbiamo venduti 744 in un sol giorno. Qualche anno dopo è stato lo stesso per le forbicine tascabili, siamo riusciti a venderne 3 mila durante la sagra”.

Oggi l’azienda, che ha cambiato denominazione in Fazzini Technology, è guidata dal figlio Patrizio ed è presente con il suo stand alla 50esima Sagra delle Sagre.

Presenti fin dal debutto anche Giulio Rusconi e il figlio Amos delle Coltellerie Rusconi, ai quali si è unito appena grandicello il secondogenito Tullio. “Avevo 10 anni la prima volta che ho partecipato alla sagra – racconta quest’ultimo – per arrivare al banco dovevo usare uno sgabello, ma davo una mano come potevo”.

 

Giulio Rusconi e il figlio Tullio
Giulio Rusconi e il figlio Tullio

 

Le Coltellerie Rusconi sono poi diventate Coltelleria Art, portata avanti da Tullio Rusconi che ha rilevato l’attività del padre, mentre Amos Rusconi ha dato vita alla Coltelleria Premana Futura, oggi gestita dalle figlie Giuliana ed Emanuela:

“Andavo in terza elementare quando ho fatto il mio ingresso in sagra. Ricordo che ero con i miei nonni e abbiamo raggiunto la manifestazione in elicottero, allora c’era questo servizio. Tante cose sono cambiate ma le coltellerie sono rimaste. Sono nostri concorrenti ma è bello che si possa valutare l’artigianato e farlo nel territorio dove forbici e coltelli vengono prodotti” spiega Giuliana Rusconi.

Amos Rusconi con le figlie Emanuela e Giuliana e la nipote Valentina
Amos Rusconi con le figlie Emanuela e Giuliana e la nipote Valentina

 

Attraversa le generazioni anche la storia delle Coltellerie Sanelli, fondate dal patron Ambrogio Sanelli nel lontano 1860 ed ereditate dai figli Danilo, Mario, Sereno, Orlando e poi dai nipoti Danila, Rina, Antonio, Giovanni.

“Erano gli zii ad occuparsi dello stand, soprattutto zio Danilo, e noi giovanissimi e li aiutavamo – racconta Rina Sanelli – ho un ricordo di odio e amore per la Sagra: odio perché ci teneva occupati nel periodo delle ferie, però poi si creava sempre un clima di grande allegria anche con gli altri standisti”.

Negli ultimi anni la gestione degli espositori dei prodotti Sanelli è affidata al figlio di Danilo, Enrico Sanelli, direttore dello spaccio aziendale: “I prodotti che portiamo in Sagra sono quelli di sempre, di alta professionalità – spiega – Un peccato non poter più condividere l’evento con altre realtà dell’artigianato valsassinese del legno, del rame e del ferro che non sono scomparse ma che non partecipano più all’evento”.

In Sagra lo stand dell'azienda Sanelli nell'edizione del 1981
In Sagra lo stand dell’azienda Sanelli nell’edizione del 1981

 

Storie di famiglie, geni dell’artigianato valsassinese, che si sono incrociate negli anni a quelle della Sagra: come l’8 agosto del 1981 quando è scomparso Biagio Fazzini, ex sindaco di Premana, e il fratello Celso ha dovuto esporre il funesto cartello “chiuso per lutto” sul proprio stand; al contrario, l’edizione del 1988 è ricordata con grande affetto da Tullio Rusconi perché il 9 agosto di quell’anno, dopo una corsa notturna per raggiungere l’ospedale, è nata la sua figlia Nadia.

E non è detto che questa cinquantesima edizione non risevi una sorpresa altrettanto lieta: la famiglia Fazzini attende un nuovo bebé, la moglie di Patrizio è in dolce attesa e chissà se la cicogna tornerà a volare sopra gli stand della Sagra.

Un domani, forse, saranno proprio questi giovani valsassinesi a ricevere il testimone dai loro padri agli stand della Sagra e a tenere alta la tradizione degli antichi mestieri della loro valle.