LECCO – Una giornata sul lago favorita da un gradevole clima autunnale e un convegno nell’aula magna dell’ospedale Manzoni. Così l’Aipa – Associazione italiana pazienti anticoagulati di Lecco ha celebrato nel corso di quest’ultimo fine settimana i primi vent’anni di attività.
Era infatti il 1994 quando – da un’idea della dottoressa Rosella Sangiorgio, da subito sostenuta dal dottor Marco Spreafico e dal primario del Laboratorio di analisi, dottor Emilio Troina – l’associazione mosse i suoi primi passi. L’obiettivo era offrire ai pazienti, nella vita di ogni giorno, un sostegno qualificato di assistenza secondaria e di supporto psicologico.
Tra i soci fondatori dell’Aipa lecchese vi furono Luigi Corsetti e Fiorenza Mastrobuoni, attuali presidente e vicepresidente dell’associazione, i cui primi passi non furono certamente facili per scarsità di mezzi e mancanza di una sede di riferimento.
Fu l’ospedale cittadino a mettere successivamente a disposizione un locale adiacente allo studio medico della Tao e all’inizio del 1999 iniziò il servizio di prelievo domiciliare per i pazienti con difficoltà motorie.
Nel 2004 e per i tre anni successivi vennero organizzati cicli di sostegno psicologico e di training autogeno diretti dalla dottoressa Lidia Zambelli, psicologa presso l’ospedale di Lecco, e sempre del 2004 è l’avvio del decentramento dei prelievi ematici da parte degli ambulatori di Introbio e Calolziocorte, ai quali ne seguirono altri.
Tutto ciò a vantaggio dei pazienti, non più costretti a spostarsi e dunque a percorrere chilometri per raggiungere l’ospedale “Manzoni” e fare poi ritorno alle proprie abitazioni.
“Un’altra importante iniziativa dell’associazione – ricorda il presidente Luigi Corsetti – è stata quella del progetto pilota di prelievo ematico (capillare e non venoso) tramite Coaguchek, attivato presso la casa di riposo “Madonna della neve” di Premana, a cui possono accedere tutti i pazienti della zona”.
L’Aipa lecchese ha fornito la strumentazione necessaria comprendente, oltre ai Coaguchek e alle relative strisce di consumo, il computer provvisto di software per l’invio dell’esito dell’esame al Centro Tao di Lecco per l’elaborazione della terapia. “Ciò è stato possibile – spiega sempre il presidente – anche grazie al contributo della Fondazione Cariplo e della Fondazione della provincia di Lecco”.
Dal 2011 il servizio è a carico dell’ospedale cittadino, mentre due anni prima l’Aipa si era dotata di propri Coaguchek per il prelievo capillare autonomo da mettere a disposizione – in comodato d’uso gratuito – dei soci che, momentaneamente fuori residenza, sono impossibilitati a recarsi presso il Centro Tao.
Due anni fa, poi, l’associazione si è attivata come primo sovvenzionatore e coordinatore di donazioni esterne per il progetto “Rinnovo palestra riabilitativa” del reparto Riabilitazione cardiologica del “Manzoni”.
Vent’anni di intensa attività, in definitiva, quelli dell’Aipa lecchese, sempre con l’intento di attuare e rafforzare i rapporti con le strutture sanitarie e amministrative (pubbliche e private) per il miglioramento dei servizi e dell’assistenza socio-sanitaria dei pazienti in terapia con anticoagulanti e, di riflesso, delle loro famiglie.
Sull’importanza del ruolo svolto dall’associazione si sono soffermati tra gli altri, nel convegno di quest’ultimo fine settimana, il sindaco di Lecco Virginio Brivio, l’assessore provinciale Francesca Colombo, il dottor Pierfranco Ravizza, responsabile della Cardiologia riabilitativa dell’ospedale Manzoni, e le dottoresse Rosella Sangiorgio e Nicoletta Erba, quest’ultima responsabile del Centro Tao di Lecco-Merate.
In quella stessa sede non è neppure mancato un pizzico di rammarico per la partecipazione non particolarmente numerosa sia da parte dei tesserati sia delle istituzioni e a farsene interprete è stato il segretario dell’associazione, Antonio Pisapia.
Significativa la consegna di una targa alla moglie di Pierluigi Galeazzi, scomparso quest’anno, che dell’Aipa – come è stato sottolineato – fu segretario e amico.
Daniela Galeazzi, che ha anche manifestato la sua disponibilità ad aiutare quanti cadono in depressione o presentano problemi di natura psicologica, ha detto: “Ricevere questo riconoscimento in memoria di Pierluigi mi rende orgogliosa e fiera di essere stata sua moglie”.
Poi ha aggiunto: “Sono sicura che in questo momento lui è qui con noi a controllare l’intensità della nostra gioia nel ritrovarci insieme a festeggiare i vent’anni dell’associazione di Lecco, alla quale anche lui ha dato il suo contributo con la passione, l’entusiasmo e la determinazione che lo hanno sempre contraddistinto. Il 4 ottobre è stata definita la giornata del dono, un dono inteso come tempo dedicato disinteressatamente a chi ne ha più bisogno, quindi è la festa del volontariato, la nostra festa”.
Quindi un ultimo pensiero, pronunciato anche a nome delle figlie Gaia e Alessandra: “L’impegno di noi volontari rende questo mondo migliore e fa sì che la nostra vita non appassisca nella quotidianità ma si arricchisca di amore, sensibilità, creatività e coraggio”.
DI SEGUITO, NELLE IMMAGINI DI FRANCESCO GALA, LA GALLERIA FOTOGRAFICA DELLE CELEBRAZIONI DEL VENTENNALE DELL’AIPA DI LECCO