CALOLZIOCORTE – “Sull’asta del terreno comunale di via Macorna e relativo pronunciamento del TAR, la Brambilla, più che togliersi un sassolino dalla scarpa, tenta di scagliarmi addosso macigni per screditare la mia figura e l’operato della precedente amministrazione”.
Ha replicato così l’ex sindaco Paolo Arrigoni a Michela Brambilla sulla questione della gara per i lavori in Via Macorna, aggiungendo: “ La Giunta Arrigoni – lo attesta il giudice – non ha “commesso gravi ed evidenti errori” in occasione della gara. Gli uffici, cui compete l’attuazione degli atti, per quella gara hanno proceduto come sempre fatto in precedenza e con le stesse modalità!”.
L’ex ministro avrebbe anche segnalato che l’asta “non aveva i requisiti necessari”. “Allora perché ha partecipato senza preventivamente segnalarci criticità? – ha proseguito il senatore – E se l’esito le fosse stato favorevole, avrebbe comunque avviato il ricorso?Anche sugli oneri a carico dei calolziesi non è corretta: le spese legali non sono costate migliaia di euro, ma 3000, peraltro da liquidare al 50% con lo Scaccabarozzi”.
È di rassicurazione il messaggio ai calolziesi: “La mia Giunta ha fatto quello che ogni amministratore onesto avrebbe fatto di fronte alla prepotenza, alle accuse mosse di aver truccato la gara, alla richieste della Brambilla al Tribunale di annullare tutto il Piano triennale delle Alienazioni e di vedersi riconosciuta la cifra di 100.000 euro per risarcimento danni”.
Il terreno è ancora nelle mani del Comune, a cui a questo punto spettano le responsabilità: “Da semplice cittadino calolziese sono certo che saranno altrettanto trasparenti e con la massima evidenza pubblica, qualora se ne confermasse l’alienazione” ha concluso l’ex sindaco Arrigoni.