VARENNA – A fine ottobre si era parlato dell’homo sapiens con il professor Dario Cremaschi, già ordinario di fisiologia generale all’Università degli Studi di Milano, mentre il mese precedente era stata l’Argentina – attraverso le immagini e le testimonianze di viaggio di Pupa e Enrico Besta – al centro della serata proposta dall’Associazione culturale Luigi Scanagatta presso la propria sede in via dell’Arco.
Sabato prossimo, 15 novembre, per iniziativa della stessa associazione varennese sarà il turno degli etruschi. Con inizio alle ore 21 e sempre presso la sede del sodalizio, Mario Moiraghi parlerà infatti sul tema “Etruschi tra noi? Falsità o inganno?”. L’ingresso sarà libero a tutti.
“Come molte altre vicende storiche sulle quali grava la rigidità degli ambienti accademici – spiegano i promotori della serata di sabato 15 – anche la storia degli etruschi è caratterizzata da aspetti ancora problematici e irrisolti. Un nuovo enigma, che ha stretta attinenza con questo popolo e con il loro linguaggio, è costituito dalla presenza di nomi topografici imprevedibilmente affini a parole e a nomi etruschi nel territorio della Lombardia, in particolare lungo la strada che da Milano porta a Lecco e poi ancora a Sondrio e oltre”.
I nomi sono molti e… sospetti: Cernusco, Lierna, Varenna, Vezio, Sondrio, Tirano e molti altri.
“Si tratta sempre di indicazioni toponomastiche – aggiungono – la cui etimologia è finora irrisolta. L’incontro intende segnalare queste singolarità e proporre una soluzione basata su ipotesi linguistiche precise, sollecitando da parte degli esperti una spiegazione più verosimile. In assenza di altre interpretazioni, resta in ogni caso la convinzione che da qui sono passati e hanno lasciato tracce concrete questi fondatori della civiltà italica che la storia sembra peraltro avere dimenticato”.
Sempre in novembre, ma in questo caso sabato 29, l’appuntamento sarà invece con la cena sociale regionale della “Scanagatta”, quest’anno nel segno delle Marche e di alcuni tra i suoi più squisiti piatti tipici.
L’associazione culturale varennese porta come detto il nome di Luigi Scanagatta, esperto e studioso di fama internazionale nel campo delle scienze naturali, nato a Varenna l’11 marzo 1914. A lui si deve la creazione del Museo ornitologico e di scienze naturali.
Scanagatta divenne famoso per la sua partecipazione nel 1956 a “Lascia o raddoppia?”, una tra le più popolari trasmissioni televisive della Rai, un’avventura affrontata unicamente per dotare il “fondo restauri” della chiesa prepositurale di San Giorgio di una consistente somma. Morì il 14 maggio 1977.
Dopo la sua scomparsa un gruppo di amici appassionati naturalisti iniziò a occuparsi attivamente della gestione del Museo.
Nel 1994 nacque l’associazione intitolata appunto a Luigi Scanagatta, che univa l’aspetto naturalistico a quello storico e artistico, in particolare fotografico.
L’associazione continua la propria attività in vari settori culturali: vengono organizzate serate divulgative su temi storici o naturalistici, si allestiscono mostre storico-fotografiche, vengono mantenute in vita antiche tradizioni locali. In questi anni alla “Scanagatta” si deve poi la realizzazione di una serie di libri e di pubblicazioni su argomenti specifici.