Badanti: un registro online per favorire la domanda e l’offerta

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LECCO – Assistenti famigliari e badanti sono figure professionali sempre più ricercate e per favorire l’incontro tra domanda e offerta la Provincia di Lecco ha pubblicato sul proprio portale dei servizi al lavoro il Registro Pubblico Provinciale Assistenti Familiari-Badanti (Qui il link), istituito nel giugno scorso. Un registro atto anche a qualificare e supportare il delicato profilo professionale dell’assistente familiare.

Il Registro raccoglie i nominativi dei lavoratori e delle lavoratrici che hanno presentato richiesta di iscrizione al Centro Risorse Donne della Provincia di Lecco e che sono in possesso di requisiti di competenza e professionalità stabiliti dal regolamento operativo.

“Le famiglie in cerca di un assistente familiare – commenta l’assessore al Lavoro Fabio Dadati – potranno consultare il Registro per individuare, in base alle caratteristiche richieste, la professionalità che risponde in modo più adeguato al proprio bisogno. Avranno in ogni caso la garanzia che le persone iscritte al Registro sono in possesso dei requisiti di professionalità e/o esperienza individuati dal regolamento operativo. Contemporaneamente le assistenti familiari iscritte a Registro avranno maggiori possibilità di trovare un’occupazione qualificata che valorizzi la loro professionalità. Il Registro risponde anche all’esigenza di evitare, offrendo sul territorio un Servizio di qualità, possibili fenomeni distorsivi del mercato del lavoro, quali lavoro irregolare, lavoro nero, sfruttamento della manodopera soprattutto straniera”.

Si è reso necessario isituire il registro a causa della complessità che riveste il ruolo di badante all’interno della famiglia: prima di tutto, per il carattere fiduciario del rapporto di lavoro che richiede un’elevata professionalità nella gestione dell’intermediazione e della selezione, la particolare natura del datore di lavoro-famiglia, dal momento che la famiglia si avvale di un lavoratore dipendente per soddisfare un bisogno spesso urgente di assistenza e di cura e la necessità di favorire la crescita professionale degli/delle assistenti familiari, così da definire in modo chiaro una professionalità, altrimenti vissuta come ripiego (non so fare niente, quindi posso fare la badante), senza avere in realtà alcuna motivazione né predisposizione a un lavoro faticoso che richiede competenza e dedizione.