“Ballabio più sicura”: il sindaco incontra il maggiore La Rocca

BALLABIO – Nella giornata di giovedì Alessandra Consonni ha incontrato il maggiore Gaetano La Rocca, comandante della Compagnia Carabinieri di Lecco.

Nel corso dell’incontro, avvenuto nell’Ufficio di Polizia Locale del Comune di Ballabio, alla presenza di un maresciallo dell’Arma e degli agenti ballabiesi, il sindaco ha parlato con l’alto ufficiale della situazione della sicurezza locale.

Consonni ha esposto brevemente la situazione del paese, come da lei vissuta e conosciuta in prima persona anche e soprattutto durante i dieci anni trascorsi da capogruppo consiliare d’opposizione, sottolineando “le nuove problematiche legate alle ‘trasferte’ di una criminalità d’importazione che si avvale del rapido collegamento fornito dalla nuova direttrice Lecco-Ballabio”.

Nell’incontro tra autorità civile e militare si è trattato anche delle problematiche inerenti la presenza di stranieri in una struttura privata ballabiese, sottolineando la necessità che al sindaco e alla Polizia Locale “vengano garantite tutte le prerogative di informazione e intervento ai fini di collaborare fattivamente alla sicurezza del paese”.

Alessandra Consonni, ringraziando il comandante La Rocca, ha assicurato la massima collaborazione, chiedendo altresì “una costante presenza in funzione preventiva delle forze dell’ordine”, circostanza, peraltro, che il sindaco ha già potuto constatare con particolare soddisfazione: in questi giorni, infatti, a Ballabio vengono eseguiti rapidi pattugliamenti del paese da parte dei carabinieri, contestualmente a quelli ora organizzati con sistematica regolarità dalla Polizia Locale.

In aggiunta a queste attività, ora Ballabio viene sorvegliata anche da pattugliamenti appiedati della Polizia Locale, allo scopo di controllare le vie e le zone più isolate. “Vogliamo dare e daremo sempre più – afferma Alessandra Consonni – la sensazione, del tutto reale, che il paese sia difeso e che compiere atti illegali, furti ma anche danneggiamenti, comporti un concreto rischio di essere colti sul fatto. Ci vorranno un po’ di tempo e nuove misure che abbiamo in cassetto ma, alla fine, questa diffusa consapevolezza prevarrà”.