BARZIO – “Il problema dei danni da fauna selvatica e dei cinghiali in particolare sono gravi e meritano tutta l’attenzione da parte della Regione. Non solo gabbie e abbattimenti selettivi ma anche aumento degli indennizzi, raccolta analitica di dati su presenze e abbattimenti e investimenti per recinzioni in aree sensibili dedicate all’agricoltura e al turismo”.
Così Carlo Signorelli, presidente della Comunità Montana, ieri 21 settembre durante l’audizione programmata dalla Commissione VIII Regione Lombardia dopo la mozione del Consiglio Regionale del 28 luglio che chiedeva idonei provvedimenti per il contenimento della specie. Erano presenti all’audizione anche i presidenti dei Comprensori, una folta rappresentanza di agricoltori e i Sindaci di Pagnona, Premana e Introzzo.
“Se sono state effettuate oltre 100 catture con solo dieci gabbie nel solo anno 2016 in Provincia di Lecco significa che il sistema delle trappole funziona e ha dato qualche risultato; a questo bisogna però aggiungere la caccia notturna e un maggior utilizzo di selecontrollori, ossia cacciatori abilitati, per un maggior numero di interventi e abbattimenti al fine di ridurre il problema. Noi riteniamo che il nostro territorio non sia idoneo per sopportare la presenza di questa specie e occorre quindi uno sforzo per mettere in atto le soluzioni tecniche più efficaci affidate ora agli uffici regionali e non più alla Provincia”.