“Il processo di fusione del Plis del Monte di Brianza al Parco Regionale di Montevecchia e della valle del Curone innescato dalla LR 28/16 ha scatenato una serie di proteste e di azioni di contrasto da parte di categorie che, in questi territori, hanno interessi particolari di varia natura. La conseguenza è stata un’onda d’impulsivo dissenso che accompagna, come la storia insegna, ogni tentativo di cambiamento che è stata cavalcata e strumentalizzata ad arte. A oggi i comuni di Olgiate Molgora, Airuno e Valgreghentino hanno espresso la voce della maggioranza dei cittadini sancendo in modo istituzionale questa volontà attraverso delibera dei rispettivi consigli comunali. A questi ultimi si aggiungerà, a breve, anche Garlate che si aggregherà al Parco del Monte Barro, in virtù della vicinanza territoriale. La Consulta del Plis Monte di Brianza auspica e sottoscrive la ferma volontà di procedere al processo di fusione prima descritto e per questo motivo si cercherà di perseguire quest’obiettivo con ogni mezzo nell’interesse del bene collettivo. Auspichiamo che anche il comune di Olginate deliberi con il fine di partecipare a questa grande operazione di salva-guardia ambientale. Non comprendiamo questa tardiva battuta d’arresto dell’amministrazione Olginatese dato che la LR-28 è datata novembre 2016 e visto che il comune di Olginate ha ufficializzato la sua volontà di aderire al progetto di fusione descritto in seno al comitato di coordinamento del Plis Monte di Brianza già da molti mesi. Ci appelliamo al senso di responsabilità degli amministratoti comunali di Olginate affinché non perdano questa opportunità di tutela e promozione del proprio territorio sull’esempio di quanto il Parco del Curone e del Monte Barro hanno saputo realizzare in modo evidente e inconfutabile. E’ tempo anche che prendano una netta posizione quelle parti di cittadinanza che, in forma privata o riuniti in associazioni, dedicano ogni loro momento libero a tenere pulite vecchie mulattiere storiche e sentieri, puntano a rivitalizzare antichi borghi cercando di conservare la memoria e la socialità e molto altro ancora. Azioni che non escludono nessuno da quel grande principio che è la fruizione responsabile e la libertà di muoversi all’interno di un territorio che presenti ancora grandi livelli di naturalità e di biodiversità”.
Consulta del Plis Monte di Brianza