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MANDELLO – Valorizzare il territorio attraverso la riscoperta (o la scoperta vera e propria, in taluni casi) di artisti e materiali locali. E proporre una rassegna espositiva dove protagonista incontrastata è la pietra di Musso, nel Comasco, un marmo bianco utilizzato fin dall’epoca romana capace di conferire il luccichìo tipico del diamante.
Al Torchio di Somana c’è tempo ancora fino a domenica 26 ottobre per visitare la bella mostra di sculture “Mandellarte” allestita dal Laboratorio Porazik con il patrocinio dei Comuni di Mandello e di Musso e in collaborazione con ArtSpecialDay.com.
L’intento dei promotori dell’evento, assolutamente centrato a giudicare dal successo ottenuto dalla rassegna espositiva, era da un lato la valorizzazione appunto del marmo di Musso e dall’altro creare una sorta di ponte simbolico tra passato e presente, oltre che tra gli stessi comuni di Mandello e di Musso.
Al “Torchio” di Somana sono dunque esposte le opere di Marzena Guzinska-Porazik, Peter Porazik, Francesco Engaddi, Manuel Sirocchi, Andrea Panzeri, Andrea Yaya Franceschi e Francesco Penci.
La realizzazione delle loro sculture è ben documentata dalle immagini in bianco e nero della mandellese Marina Gallandra, che ha inteso fermare nell’obbiettivo della sua macchina fotografica (e anche in questo senso l’intento può dirsi raggiunto) non tanto, o per meglio dire non soltanto, le varie fasi di lavorazione del marmo quanto piuttosto l’“intimità” che si è venuta a creare tra ciascun artista e l’opera da lui realizzata.
Un vero e proprio viaggio, dunque, dentro il mondo della scultura in marmo attraverso il quale indagare la storia artistica e naturalistica dei territori lariani.
La mostra, come detto, può essere visitata ancora per l’intera giornata di domenica 26 ottobre dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 20.
DI SEGUITO, ALCUNE IMMAGINI DELLA MOSTRA DI SCULTURE ALLESTITA FINO A DOMENICA 26 OTTOBRE AL “TORCHIO” DI SOMANA (Si ringrazia per le fotografie Carmen Lafranconi)
