Depuratore “vecchio e obsoleto”: se ne farà uno nuovo

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Il depuratore di Lecco

LECCO – C’è aria di primavera a Pescarenico, anche se quello che si avverte non è certo profumo di fiori: infatti, nonostante la bella stagione tardi ad arrivare, sono bastati giusto due giorni di sole e temperature miti, la scorsa settimana, per caricare l’atmosfera dello spiacevole odore generato dal depuratore biologico di via Buozzi.

Un problema ben conosciuto e che si ripresenta ogni anno con l’innalzarsi della colonnina di mercurio:

“Nei giorni scorsi ho avuto modo di verificare l’emissione di odore dovuta al caldo ed ho fatto le segnalazioni del caso – ha spiegato l’assessore all’Ambiente, il vicesindaco Vittorio Campione – La situazione è nota: l’attuale impianto è obsoleto, sottodimensionato, con una tecnologia vecchia che non riesce ad evitare la dispersione di gas colpevoli di questo disagio olfattivo. Idrolario, gestore dell’impianto comunale, ha fatto sapere che sta lavorando per ridurre gli odori attraverso il dosaggio di alcuni additivi e con sistemi di nebulizzazione. Il tutto dovrebbe venire sperimentato nei prossimi giorni, in modo da essere preparati all’arrivo dell’estate”.

Si tratta comunque di interventi “palliativi”, che attutiscono i disagi di residenti e passanti, ma che non risolvono l’annoso problema; per questo da tempo il Comune sta pensando ad una nuova collocazione per il depuratore e presto potrebbe essere localizzata con più chiarezza l’area da destinare ad un impianto nuovo di zecca:

“Nel PGT ci saranno delle indicazioni di un’area, sempre in zona Bione, dove con poca fatica e pochi interventi si potrebbe andare a realizzare un nuovo depuratore – ha annunciato Campione – Non pensiamo di trasferire l’attuale impianto perché non sufficiente a gestire il carico della città, essendo dimensionato per poco più che 45 mila abitanti contro i circa 90 mila di Lecco. L’investimento sarebbe comunque di parecchi milioni di euro, a carico dell’autorità d’ambito, ed ancora è da capire con che metodica attuarlo”.

E se sono ancora incerti i tempi riguardo al PGT, ci sarà comunque da aspettare per veder sorgere il nuovo depuratore:

“Non è un progetto che si realizzerà a breve ed oggi possiamo tenere monitorata la situazione ed attuare degli interventi più gestionali che strutturali, perché sarebbe come insistere su una vecchia macchina spendendoci parecchi soldi, sapendo che il suo destino è ormai segnato. La realizzazione del nuovo impianto è un obbiettivo ultimo, ora è prematuro parlare di tempi ma il primo passo sarà il suo inserimento nel PGT – ha concluso il vicesindaco – Li dov’è, così com’è, non può più stare”.