VALMADRERA – Di certo non ci si attendeva il pienone com’era accaduto nella serata del 7 maggio scorso organizzata presso la Sala Ticozzi di Lecco (vedi articolo), ma la serata di approfondimento sull’inchiesta Metastasi, promossa dall’associazione Qui Lecco Libera di Duccio Facchini, ha richiamato al Centro culturale “Fatebenefratelli” di Valmadrera circa un’ottantina di persone, la maggior parte delle quali cittadini valmadreresi.
Una buona partecipazione, come ha dichiarato Facchini in apertura di serata, “considerando che il paese è un territorio delicato per l’inchiesta e i recenti boicottaggi che ci hanno colpiti” parole queste in riferimento al divieto, per l’associazione, di partecipare come espositori alla Notte Bianca di Valmadrera tenutasi lo scorso sabato 21 giugno. “In merito a ciò – ha detto poi l’attivista di Qui Lecco Libera – non mi esprimo, non è certo la fine del mondo non poter partecipare alla notte bianca di Valmadrera. Mi preme specificare piuttosto, per correttezza, che sebbene siamo continuamente tacciati di strumentalizzazione, proprio per evitare questa situazione abbiamo rifiutato la proposta dell’opposizione di tenere la serata su Metastasi sotto le elezioni.”
Obiettivo della serata è stato ancora una volta ripercorrere l’intricata storia che sta alla base dell’inchiesta Metastasi, avviata dalla Dda di Milano, che nella sua evoluzione ha portato all’arresto lo scorso 2 aprile del Sindaco di Valmadrera Marco Rusconi e del consigliere comunale di Lecco Ernesto Palermo. Un salto a ritroso nel tempo attraverso le carte degli inquirenti al 2011 in particolare, anno in cui, secondo l’inchiesta, si sarebbero stabiliti i contatti tra Rusconi, Palermo e, da maggio, Virginio Brivio, primo cittadino lecchese, rivissuto attraverso la lettura recitata delle intercettazioni.
Ottanta circa le persone come si è detto le persone intervenute per sentire cosa Qui Lecco Libera aveva da dire in più sul “terremoto giudiziario” che ha sconvolto il Comune di Valmadrera: nessun membro della maggioranza, presente invece Giuseppe Castagna, candidato sindaco alle elezioni del 25 maggio scorso della lista civica Valmadrera futura, che ha così commentato la serata: “sinceramente mi aspettavo almeno qualche volto della maggioranza ma si vede che sono convinti delle loro idee e del loro metodo; la serata è stata improntata alla chiarezza, si son dette cose vere, che sono accadute.”
Una chiarezza che non è stata però da tutti condivisa come ha testimoniato il vivace dibattito che ha seguito la rappresentazione di Qui Lecco Libera, la cui animazione non è stata nemmeno interrotta da un momentaneo black out causato da un fulmine e che ha lasciato per una decina di minuti la sala al buio.
L’obiezione più volte avanzata da un cittadino valmadrerese è stata “ma visto che poi di fatto del Lido di Parè non s’è più fatto nulla, Rusconi che colpe ne ha? Nonostante quello che ci avete raccontato rimango dell’idea che era ignaro di chi fosse Palermo: se l’avesse saputo avrebbe certamente fatto maggiori pressioni perché ci si tirasse fuori dalla cosa.”
Una clemenza che ha lasciato l’amaro in bocca ad un altro compaesano, decisamente in linea col pensiero di Duccio Facchini e compagni: “Ai tempi ho appoggiato la lista di Rusconi, mi è sempre sembrata una brava persona. Ma quello che ha fatto è politicamente inaccettabile, bruciare così il suo ruolo di primo cittadino calando le braghe al primo mafioncello che si presenta è fatto grave. Ma ancora più grave è che ora qui dobbiamo fare tutti “zitti e mosca” e abbassare la testa e credere nei successori di adesso che dicono “ora facciamo le cose bene: io ringrazio vivamente Qui Lecco Libera per aver sollevato il velo sulla questione, di cui si deve parlare, di cui si deve capire. Io chiedo ai presenti: signori, siete davvero contenti di vivere in questo paesino? Personalmente preferirei avere un po’ più di spazzatura in giro ma una coscienza politica e amministrativa più trasparente.”
Nel clima del dibattito non è mancato, da parte dell’attivista-moderatore della serata Duccio Facchini, di ribadire che scopo dell’iniziativa non “è fare i magistrati o i bacchettoni ma denunciare un comportamento non ammissibile per chi si occupa di cose pubbliche; a noi – ha concluso Facchini – interessano solo gli aspetti civici di questa vicenda e non quelli penitenziari. Non siamo qui per dirvi che Rusconi meritava di morire in carcere. Se posso dare un consiglio all’attuale sindaco di Valmadrera: che eviti la continuità amministrativa, perché un conto è la solidarietà umana verso l’ex primo cittadino, un conto la continuità politica. Mi spiace non aver visto membri della maggioranza a cui un dibattito avrebbe fatto bene: questo, mi dispiace dirlo, è segno di un’ulteriore sconfitta di questa società.”
Il tour informativo dell’associazione Qui Lecco Libera dopo la serata valmadrerese non è ancora terminato: “Metastasi: i fatti” infatti sarà a Mandello del Lario dopodomani (domani per chi legge) mercoledì 25 giugno presso il Teatro Fabrizio De Andrè con inizio alle ore 21.