Gioco dipendenti: 20 mila casi problematici nel lecchese

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Il convegno sulle ludopatie organizzato alla Camera di Commercio
Il convegno sulle ludopatie organizzato alla Camera di Commercio
Il convegno sulle ludopatie organizzato alla Camera di Commercio

 

LECCO – Le cifre che ruotano intorno alle ludopatie non sono rassicuranti, questo è quanto emerso al convegno sul tema organizzato martedì mattina all’Auditor della Camera di Commercio. Nello specifico, secondo le previsioni dell’Asl sulla proiezione del dato nazionale, nella provincia di Lecco si trovano circa 20 mila potenziali giocatori d’azzardo problematici.

Uno studio Istat mostra che in Italia la percentuale di giocatori d’azzardo patologici va dallo 0.5% al 2.2% della popolazione e vi è una percentuale che oscilla tra l’1.27% e il 3.8% di giocatori problematici. Proiettando il dato nazionale sulla popolazione lecchese si ottiene che nella nostra provincia si arriva ad avere ben 20 mila persone con problemi legati alla ludopatia, divisi tra giocatori patologici (da 1.700 a 7.500 persone) e giocatori problematici (dai 4.300 ai 13.000 individui), mentre la spesa annuale pro capite dei lecchesi è di 1.400 euro.

 

L'auditorium della Camera di Commercio durante il convegno sul gioco d'azzardo
L’auditorium della Camera di Commercio durante il convegno sul gioco d’azzardo

 

In base ai dati raccolti la dipendenza dal gioco d’azzardo sembra interessare in netta maggioranza la popolazione maschile, che rappresenta l’84% dei casi a fronte del 16% che indica la percentuale di donne coinvolte. L’età media del giocatore affetto da ludopatia, invece, è di 56 anni per le donne e 46 per gli uomini.

Nonostante la mancanza di un dato cero che riguarda gli ultimissimi anni, degno di nota è anche il trend che il gioco d’azzardo ha avuto fino al 2009: la crescita è stata esponenziale, a fronte dell’esiguo aumento dei consumi. Tradotto le famiglie hanno speso sensibilmente per i beni materiali di diverso genere, mentre il capitale investito nel gioco d’azzardo è andato via via aumentando.

 

Il logo dell'iniziativa di prevenzione "Se l'azzardo ti azzanna"
Il logo dell’iniziativa di prevenzione “Se l’azzardo ti azzanna”

 

Sebbene questa statistica non faccia differenza tra l’acquisto di semplici gratta e vinci e l’uso di slot machine in bar o locali dedicati, il dato resta allarmante e giustifica gli interventi di Regione Lombardia e dell’Asl lecchese che hanno messo in atto diverse strategie di prevenzione, dai falsh mob alle conferenze nelle scuole, così come i 10 corsi dedicati a 300 esercenti organizzati da Confcommercio Lecco. Per quanto riguarda la cura dei giocatori patologici, infine, il Gap dell’Asl di Lecco ha preso in cura 46 nuovi casi, per un totale di 87 pazienti seguiti passo passo da un’equipe di esperti per superare la dipendenza e non caderci in seguito.