Giordano: “Ecco perchè bisogna essere contro questa Europa”

Tempo di lettura: 2 minuti

Mario Giordano a Lecco con Confcommercio Lecco - tavoloLECCO – “Essere contro l’euro non vuol dire essere populisti o demagoghi. Basta aprire gli occhi e smetterla di credere in modo cieco a un sistema che ci sta portando alla rovina”. Il direttore del Tg4 Mario Giordano non ha usato giri di parole durante la presentazione del suo libro “Non vale una lira. Euro, sprechi, follie: così l’Europa ci affama” avvenuta giovedì 24 luglio presso la libreria Ibs.it Bookshop di via Cavour all’interno della manifestazione Shopping di Sera, promossa da Confcommercio Lecco. A dialogare con Giordano è stato l’imprenditore Angelo Belgeri, membro di Giunta di Confcommercio Lecco.

Il direttore ha spiegato la genesi del suo libro raccontando alcuni degli eccessi dell’Europa che vede spese incontrollate e assurde (con tanto di corsi dei ballerini belgi per insegnare a danzare agli africani), sprechi (su tutti la doppia sede con la “gita” mensile” a Strasburgo che costa 1 miliardo di euro all’anno), esagerazioni dei burocrati (che misurano il diametro del cetriolo o la lunghezza della banana). “Ci hanno raccontato che non si poteva non entrare nell’euro e oggi ci dicono che non si può uscirne. Non è vero. Questo sistema è vicino a implodere perché è stato creato un mostro: questa Europa ci ha reso più poveri, ha favorito solo la Germania e ha fatto fallire il sogno dei nostri padri. Una Europa che ha dato vita all’euro, un figlio sbagliato. Una moneta imposta a economie che sono diverse tra loro, con una banca che non può stampare moneta quando serve e con un sistema rigido destinato a saltare”.

Mario Giordano a Lecco con Confcommercio Lecco - libreriaMolti gli argomenti affrontati dal giornalista, già direttore di Studio Aperto e de Il Giornale, che ha risposto con grande disponibilità alle sollecitazioni dello stesso Belgeri e delle persone presenti in libreria, tra cui il direttore di Confcommercio Lecco Alberto Riva, il membro di Giunta Sergio Colombo e i consiglieri Eugenio Milani e Claudio Monticciolo.