Grande festa domenica 13 per il Gruppo di Protezione Civile nucleo “Alessandro Merlini”. La giornata ha preso il via alle 10 con la cerimonia dell’Alza Bandiera, resa più commovente dalle voci del coro ANA «Adda» di Olginate dirette dal maestro Ignazio Dell’Oro. Sotto il tendone ha preso il via l’annuale assemblea dei volontari della Protezione Civile , nucleo «Alessandro Merlini a.m.» con le loro tute arancione, giallo e verde, tutti attenti alla relazione del coordinatore Pietro Dell’Era, affiancato dai due responsabili, il presidente sezionale Luca Ripamonti e Mariano Spreafico consigliere nazionale ANA e capogruppo di Oggiono nonché vice presidente sezionale e responsabile dell’Unità di PC.
Dell’Era ha relazionato brevemente, ma con chiarezza, le varie attività delle squadre nel corso del 2011. Sono stati sottolineati gli interventi e le ore lavorative, esplicate dai sommozzatori, dai cinofili, dal logistico, dall’antincendio e dalle trasmissioni. Inoltre è stato orgogliosamente ricordato Guido Chierichetti, capo della squadra radio, attualmente impegnato in Liguria, in qualità di coordinatore dei lavori. Spreafico ha poi consegnato un attestato di riconoscenza agli over 80: Alessandro Brigatti, Giovanni Spreafico, Angelo Corti, Umberto Polvara e Bruno Pedron per il lavoro che hanno svolto in questi anni. Quindi, si è proceduto alla cerimonia di premiazione dell’Alpino dell’anno, chiamando Nino Venditti a ritirare la pergamena e la medaglia offerte dalla famiglia Ripamonti, tramite la signora Mariarosa, vedova di Raffaele, cui è intitolato il premio che viene assegnato all’ alpino della Sezione di Lecco che si è particolarmente distinto per l’impegno profuso a favore dell’Associazione.
Tra i moltissimi partecipanti i rappresentanti della questura, della prefettura, del comune di Lecco e numerose autorità civili e militari. Con grande emozione Ripamonti ha fatto presente che Grazia Merlini, vedova di Alessandro, era intervenuta all’assemblea insieme al figlio Ugo. Dopo l’assemblea il rettore del Pime di Rancio ha celebrato una messa al campo molto partecipata con il piazzale circondato da decine e decine di gagliardetti . Quindi tutti gli intervenuti si sono spostati sotto al tendone mensa per il delizioso «rancio» preparato dalla squadra della sussistenza.