La Casa delle Sinistre contro cemento e oneri di urbanizzazione

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CALOLZIO – Continua la battaglia contro il cemento e gli oneri di urbanizzazione portata avanti dalla ‘Casa delle Sinistre’ che siede fra le fila della minoranza nel consiglio comunale Calolziese, rappresentata dal consigliere Eleonora Rota. Al centro della nota diffusa dal partito gli oneri, derivanti dall’ampliamento dell’opificio Gavazzi, che entreranno nelle casse del comune nei prossimi mesi.

Di seguito riportiamo integralmente la nota diffusa dalla ‘Casa delle Sinistre’:

“La barbarie urbanistica che da oltre vent’anni si sta abbattendo sul nostro Comune va fermata. Bisogna difendere il territorio quale bene comune anche per le future generazioni. Deve iniziare una stagione che metta al centro la salvaguardia ambientale e gli interessi dei tanti cittadini che vedono il proprio territorio comunale insopportabilmente stretto nella morsa del cemento. Ieri con gli oneri di urbanizzazione dovuti per la realizzazione dell’Iperal si sono buttati ben 500mila in catrame, per una “tangenzialina” inutile. Ora parrebbe che la Giunta comunale stia pensando di utilizzare altri 100mila euro di oneri di urbanizzazione dovuti dalla Gavazzi per l’ampliamento del suo opificio per nuove colate di cemento (senza risolvere i tanti problemi dei Calolziesi)
Basta Cementificare! Calolzio non può essere un’unica betoniera!
Serve un cambiamento radicale nel modo di gestire il territorio che negli anni ha subito un continuo gettito di cemento su cemento. Noi chiediamo all’Amministrazione comunale, che fra l’altro non dà gambe alla Legge 113 del 29 gennaio 1992 che obbliga il Comune alla messa a dimora di un albero per ogni neonato a seguito della registrazione anagrafica, di utilizzare tutti gli oneri di urbanizzazione dovuti dalla Gavazzi per interventi di messa in sicurezza idrogeologica del territorio, per prevenire dissesti e disastri che poi costano sempre molto di più oppure per eliminare l’amianto dalla copertura dell’Immobile ‘Casa delle Associazioni’ nonché per la piantumazioni di alberi da frutta (es. ciliegi, mandorli ecc che hanno anche una bella fioritura) nelle aree verdi comunali e demaniali disponibili. Gli alberi, da frutta o meno, sono diversamente dal cemento ‘oggetti viventi’ che contribuiscono a ridurre i gas serra e quindi sono alleati strategici dell’uomo per garantirci di vivere meglio”.