La pappa non arriva? No problem, ci sono i pasti d’emergenza

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Bambini bloccati a scuola? Con il pacco d’emergenza il problema fame verrà risolto. È quanto  stato approvato dal Comune di Lecco che ha sviluppato un piano d’emergenza nel caso in cui i pranzi non arrivino a destinazione e quindi nei piatti dei giovani studenti a causa, per esempio, di abbondanti nevicate o altri tipi d’emergenza.

In tutte le scuole lecchesi, dalle materne alle medie, sono stati consegnati pacchi contenti pasti per tutti. “Lo scorso anno ci sono stati alcuni disagi nei giorni in cui c’è stata un’abbondante nevicata – spiega l’assessore all’Istruzione Francesca Bonacina –, per questo abbiamo pensato a un piano d’emergenza insieme alle scuole e all’Avenance che gestisce il servizio mensa”. Il progetto viene inserito nel piano biennale del diritto allo studio e dura dal primo novembre al 31 marzo. “Gli alimenti non possono durare in eterno – dichiara il dirigente comunale all’Istruzione Giovanna Esposito –. Ricordo inoltre che nessuno nella scuola può aprire i pacchi, salvo un operatore designato del compito”. In caso di emergenza quindi la scuola contatta assessorato e dirigente, i quali stabiliscono se c’è bisogno di utilizzare i pasti di scorta.

“Ogni razione standard contiene una crostatina, un tonno all’olio d’oliva, una mousse di frutta, un succo di frutta e due pacchetti di grissini – indica la dietista della Bibos (divisione dell’Avenance) Manuela Milani –. Ci sono anche pasti speciali per i bambini con diete speciali: in caso d’emergenza nessuno rimarrebbe senza cibo perché ci sono il 10% di razioni in più per evitare errori”. Per ora l’iniziativa è prevista solo per pochi mesi, ma c’è l’intenzione di prolungarla per tutto l’anno: “Questa è una sperimentazione – sottolinea Bonacina –, ma in futuro potremmo ampliare il servizio”. Sono circa 2500 gli studenti che usufruiscono del sistema mensa in tutta la città.