Lavori di pubblica utilità per i migranti. Firmato l’accordo a Calolzio

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l'edificio della ex asl di Calolzio, che ipoteticamente ospiterà una ventina di richiedenti asilo
Cesare Valsecchi, il sindaco

CALOLZIO – Mentre rimane congelata, almeno fino alla fine del mese, l’ipotesi, tanto realistica, quanto criticata, dell’accoglienza di una ventina di richiedenti asilo nello stabile della ex asl calolziese, l’amministrazione comunale dà il via libera per far svolgere ai migranti già presenti sul territorio alcune attività di pubblica utilità, firmando un accordo con l’associazione Il Gabbiano.

“Si tratta di un accordo con la cooperativa per far svolgere ai migranti alcune piccole attività – spiega il primo cittadino Cesare Valsecchi, il documento che ha validità triennale infatti – permette ai richiedenti asilo di essere impegnati in mansioni che da sempre vengono svolte sul nostro territorio prevalentemente da volontari, quali lo sfalcio dell’erba o la pulizia”. Da sottolineare che i migranti non verranno retribuiti, mentre è prevista un’assicurazione, a carico della cooperativa, contro gli infortuni sul lavoro e la copertura di responsabilità civile verso terzi. “Questo accordo vuole essere un veicolo per l’integrazione dei migranti nella vita della nostra comunità – continua il sindaco – ma anche un impegno per loro stessi”.

l’edificio della ex asl di Calolzio, che presumibilmente ospiterà una ventina di richiedenti asilo

 

Sul fronte dell’accoglienza di ulteriori richiedenti asilo, provenienti dall’hub del Bione, presso la struttura dell’ ex asl non vi sono certezze, “verosimilmente si saprà di più dopo le vacanze – commenta Cesare Valsecchi, che assicura – se ci sarà parere positivo cercheremo un confronto con la cooperativa a cui sarà affidata la gestione”.  I tempi, in qualsiasi caso, si preannunciano tutt’altro che brevi, la struttura necessita infatti di alcuni adattamenti “che si faranno se verranno stanziati i fondi necessari, anche in merito a questo non sappiamo nulla” conclude il sindaco.