CALOLZIO – Una chiesa gremita, quella di Lorentino, per l’ultimo saluto a Pietro Ratti, storico imprenditore calolziese e presidente, negli anni ’80 del Calolziocorte Calcio. Molti i volti noti dell’imprenditoria e della politica della Valle San Martino che hanno voluto essere presenti per l’addio all’87enne, scomparso lo scorso lunedì.
“Ho condiviso con la moglie Luisa le domande che sorgono inevitabili di fronte alla morte – ha esordito Monsignor Angelo Riva, nell’omelia – ‘ma perché?’ è la domanda che esplode dentro di noi, nessuno si rassegna e rasserena di fronte alla morte, che dà origine a una serie di interrogativi che se non sono illuminati dalla fede rischiano di farci cadere nella disperazione o nell’indifferenza, la fede è la risposta”.
Un imprenditore attivo sul territorio che ha gestito prima con il fratello Mario, poi con i figli Renato e Adelio l’impresa di famiglia, la Ratti Costruzioni, consolidandosi come persona di riferimento in particolar modo nel settore della manutenzione stradale dell’intera Valle San Martino. “Un uomo grande, che ha dato lavoro a moltissime persone, lo si incontrava sempre nei cantieri” lo ricordano gli amici tra cui il Cav. Angelo Fontana. Anche i sindaci di Erve, Gian Carlo Valsecchi, di Vercurago, Carlo Greppi e di Calolzio, Cesare Valsecchi, accompagnato dal vicesindaco Massimo Tavola hanno voluto essere presenti per le proprie condoglianze ai familiari.
A concelebrare la Messa funebre c’era Monsignor Enrico Adriano Rosa, legato a Pietro Ratti da una forte amicizia, “il 21 giugno di 31 anni fa Pietro ha preso parte alla mia ordinazione sacerdotale nella cattedrale di Bergamo con i miei genitori, c’era un’amicizia fraterna tra loro – si è rivolto il sacerdote ai parenti del defunto – ero ancora un ragazzetto, non ancora prete, ma Pietro era di casa, accompagnava con la sua presenza, con la sua parola la vita della mia famiglia, sono qui per dirgli grazie e come cristiano per suffragarne l’anima, mi raccomandava sempre di pregare per lui, ma oggi non ne abbiamo celebrato la morte perché Cristo è vivo e presente nella vita di tutti” ha concluso.
Al termine delle celebrazioni un lungo corteo si è diretto alla volta del cimitero della frazione per la sepoltura.