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MONTE MARENZO – Un lungo corteo, in silenzio. Un fiume di candele accese e il ricordo di Luca Formenti e Davide Malighetti, più vivo che mai. Così, venerdì sera, i ragazzi della compagnia di Monte Marenzo, coinvolgendo tutto il paese, hanno voluto rendere omaggio ai propri amici, tragicamente scomparsi nell’incidente stradale di due mesi fa.
“Il cammino è il segno dell’esistenza – ha detto Don Giuseppe Turani, parroco del paese, che ha subito accolto l’iniziativa e poi aiutato i ragazzi nell’organizzazione – c’è chi cammina per molti anni, chi per meno, chi per pochissimi e non ne comprendiamo il significato, ma questo ci spinge a pensare a quale tipo di cammino stiamo vivendo, cosa stiamo realizzando oggi? Quali sono le nostre scelte?” .
Erano da poco scoccate le 3 del mattino, il 9 luglio scorso, quando, tornando da una delle tante serate di festa passate insieme, il cammino di Luca Formenti e Davide Malighetti, di soli 19 e 21 anni, si è interrotto, ciascuno in sella alla propria motocicletta, nel frontale che non ha lasciato scampo a nessuno dei due.
La fiaccolata, dalla chiesa parrocchiale è giunta fino alla rotonda di via Fornace Nuova, a pochi metri dal punto dello schianto, dove la Polisportiva di Monte Marenzo, che ormai da anni è impegnata in iniziative affinché si riducano le vittime e le sofferenze dovute agli incidenti stradali, ha chiesto ad Angelo Bonanomi, artista e zio di Luca Formenti, di realizzare un’installazione. “L’abbiamo voluta chiamare Il transito – ha detto Angelo Fontana, portavoce della Polisportiva- una piroga stilizzata con a bordo i nostri due ragazzi che dolcemente transita per questa strada, per questa vita, con la prua proiettata verso l’alto, verso l’infinito”. Un’opera, svelata da Roberto e Alessandro, fratelli rispettivamente di Luca e Davide, carica di significati; dall’ulivo, segno della protezione materna, alle pietre che rappresentano le asperità della vita.
Correlata a Il transito, una targa che riporta i nomi degli 84 ragazzi di Monte Marenzo, gli amici di sempre, quelli che hanno condiviso le risate e le serate di festa, ma anche gli stessi che si erano salutati pochi istanti prima dell’incidente il 9 luglio, che si sono stretti per affrontare il dolore e stare accanto ai genitori delle giovani vittime.
“Abbiamo camminato insieme e in silenzio, è stata una manifestazione calorosa – ha detto alla fine del corteo Don Giuseppe- dimostriamo all’umanità che è fondamentale condividere ogni passo della propria esistenza, i nostri ragazzi sono restati insieme, perché solo insieme si può costruire il domani. Si può sbagliare, ma chi ti è accanto può indicarti la via giusta”.
Le ultime parole di Don Giuseppe, sono state per i famigliari di Luca, Marco e Sara, e di Davide, Gianmarco e Anna Maria: “noi tutti siamo con voi”.
