“Macchè Rom, siamo residenti e paghiamo le bollette”

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LECCO – Sopralluogo con sorpresa al campo Rom del Bione: le roulotte non sono abusive, ma autorizzate dal comune che due anni fa ha dato la residenza alla famiglia Blegi, storici giostrai che stanziano a Lecco fin dagli anni ’70.

Dopo la seduta di consiglio comunale di lunedì 10 novembre, il consigliere di minoranza Giacomo Zamperini ha annunciato di voler controllare personalmente la situazione delle roulotte stanzianti nel parcheggio adiacente il centro sportivo comunale del Bione e il martedì pomeriggio successivo si è recato in loco insieme ai compagni di partito di Fratelli D’Italia e dell’associazione Prima l’Italia.

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“Fratelli d’Italia e Alleanza Nazionale hanno deciso di dire basta allo stato di illegalità che ormai da troppo tempo viene tollerato al parcheggio del Bione – dichiara Zamperini – dove un campo Rom, così definito da un assessore della Giunta di centrosinistra, è ormai stanziante da parecchi anni ed è in continuo aumento il numero di ruolotte che vi parcheggiano. Ora abbiamo la certezza che questo campo è abusivo perchè non paga la tassa di occupazione del suolo pubblico e in più utilizza le fognature del comune, l’acquedotto comunale e l’energia elettrica senza pagare un euro”.

“La nostra non è un’iniziativa razzista – sottolinea il consigliere – la nostra protesta è orientata semplicemente al ripristino della legalità, perchè altrimenti non avremmo il diritto di chiedere le stesse bollette che loro non pagano ai cittadini lecchesi in difficoltà , come disoccupati, giovani precari e disoccupati. Se pagano i lecchesi le bollette è giusto che lo facciano tutti, non dobbiamo discriminare i nostri cittadini a favore di chi è a Lecco da meno tempo”.

Dopo aver spiegato le proprie ragioni, i rappresentanti di Fratelli d’Italia e Prima L’Italia hanno inziato ad aggirarsi tra le varie case mobili parcheggiate, controllando gli scarichi dell’acqua e i vari allacciamenti alla rete idrica e alla corrente, quando Franco Blegi, giostraio e capofamiglia dei vari occupanti roulotte ha deciso di dire la sua.

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Mostrando a tutti i presenti il cartaceo dell’ultima bolletta Enel pagata, Blegi racconta: “Noi siamo autorizzati a stare qui, il comune di Lecco ci ha dato la residenza due anni fa. Siamo lecchesi, siamo qui da una vita. La mia è una famiglia di giostrai e ci manteniamo grazie al nostro lavoro, non ci regala niente nessuno, non viviamo sulle spalle di nessuno”.

Il campo del Bione dunque non sarebbe né un campo Rom né tantomeno abusivo, ma sarebbe formato da una famiglia di giostrai italiani che é stata autorizzata dalla Giunta Brivio a stanziare nel parcheggio adiacente il campo sportivo “in attesa di trovare una collocazione più consona”, come riferisce Blegi.

 

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Blegi sostiene di aver parlato con il sindaco Brivio e di avere ricevuto la residenza due anni fa, unita alla promessa di “trovare un luogo migliore dove sistemare le roulotte appartenenti alla sua famiglia appena ce ne fosse stata l’opportunità”, il capofamiglia del Bione assicura poi di aver pagato gli allacciamenti sia alla rete idrica che a quella elettrica, di pagare regolarmente le rate Enel – “come attesta questa bolletta” – di rispettare le regole per lo scarico delle acque bianche e delle acque nere e di non aver nessun controllo o responsabilità sulle roulotte appartenenti ad altre famiglie che si possono aggiungere o meno alle sue perché “quello è esclusivamente affare del Comune di Lecco”.

 

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Stupìto dalle nuove rivelazioni il consigliere Zamperini stringe la mano a Blegi, ringraziandolo per la sua cordialità e tira le somme: “Il dato più interessante emerso oggi è il fatto che il Comune abbia concesso la residenza a chi stanzia qui, quindi queste persone non sono propriamente nomadi. La responsabilità dunque è solo dell’amministrazione comunale che ha promesso loro un luogo idoneo e in regola dove poter abitare e certamente questo non può essere il parcheggio del Bione, punto su cui anche la famiglia Blegi si trova pienamente d’accordo”.

 

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“A questo punto voglio chiedere spiegazioni al sindaco Brivio – conclude Zamperini – perchè sia immediatamente ripristinata una situazione di legalità, inoltre se il sindaco ha voglia di fornire gratuitamente l’acqua alle roulotte che lo faccia di tasca sua, insieme a Volonté se lo ritiene, e non più con i soldi dei cittadini”.

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Dopo aver salutato Blegi, Zamperini si sposta verso le roulotte adiacenti a quelle dei giostrai ed evidenzia il loro allacciamento abusivo alla rete idrica comunale diretta alle case mobili dei Blegi e un contatore elettrico con fili scoperti, parzialmente riparato da un pezzo di legno. Durante il sopralluogo gli abitanti di queste ultime case mobili non sono stati identificati, quindi non è dato sapere se siano anche loro residenti oppure se siano completamente abusivi.
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