MANDELLO – E’ il 16 novembre 1934. L’allora vescovo di Como Alessandro Macchi firma il decreto di costituzione della Parrocchia di Mandello – Sacro Cuore.
“Dividiamo e separiamo dalla parrocchia arcipretale di Mandello – si legge nel decreto, sottoscritto anche dal canonico Aloisio Ortelli, cancelliere episcopale – tutto il territorio che, verso monte, si estende al di sopra della ferrovia… Sono compresi nel territorio della nuova parrocchia le frazioni chiamate Tonzanico, Molina, Rongio, Palanzo, Motteno e Luzzeno e tutti gli altri luoghi e abitazioni che sono compresi in questi confini”.
“Erigiamo la chiesa di Molina (l’attuale chiesa di San Zeno, ndr) – si affermava sempre nel decreto – in chiesa parrocchiale, con tutti i diritti e doveri che sono stabiliti dai sacri canoni, finché sia costruita un’altra chiesa “più sufficiente” . Istituiamo il predetto territorio in nuova parrocchia, dedicata al Sacro Cuore, del quale invochiamo la benedizione. Parimenti costituiamo il nuovo beneficio, formato dal beneficio della sopraddetta coadiutoria e dagli altri redditi, in beneficio parrocchiale, con tutti i privilegi, diritti e oneri propri della parrocchia”.
Nel motivare l’emissione di quel decreto il vescovo Macchi aveva sottolineato l’esigenza “che la cura delle anime in quella parte dell’attuale parrocchia di Mandello Lario che si estende al di sopra della ferrovia fosse meglio organizzata”.
“Sono già trascorsi più di cento anni – affermava il prelato nel testo introduttivo del decreto – da quando il nostro predecessore vescovo di Como ha stabilito di mandare un sacerdote vicario perché si occupasse in modo particolare di quella parte di territorio più densamente abitata che è chiamata Molina. E anche ora, durante la nostra visita pastorale e in seguito a diverse nostre ricognizioni, abbiamo percepito la necessità che la cura pastorale diventi più regolare e ordinata”.
Da quel 16 novembre del ’34 sono passati esattamente 80 anni e domenica prossima, appunto giorno 16, il significativo anniversario verrà ricordato nella messa delle ore 18.30.
A presiedere la celebrazione eucaristica sarà don Alessandro Comini, mandellese, che in questi stessi giorni ricorda il decimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale, avvenuta il 30 ottobre 2004 nella chiesa del Carmine di Pavia ad opera del vescovo monsignor Giovanni Giudici, nativo di Varese, tuttora alla guida della diocesi pavese.
Il 1934 è anche l’anno della posa della prima pietra della chiesa dedicata al Sacro Cuore, avvenuta nel primo pomeriggio del 20 novembre, dunque soltanto quattro giorni dopo l’emissione del decreto di costituzione della nuova Parrocchia.
“Una pergamena veniva murata nella prima pietra – si legge nel numero speciale del bollettino “Voci dalla Grigna” dato alle stampe nel 1992 in occasione del cinquantesimo di consacrazione della chiesa – dopo la lettura del testo fatta dal professor don Enea Mainetti”.
I lavori di costruzione iniziarono nel 1936 e l’edificio fu consacrato da monsignor Macchi il 7 giugno 1942.
Primo parroco del Sacro Cuore fu don Giacomo Sosio, nativo di Stazzona, morto nel 1961. Il suo posto fu preso da don Erio Bertoletti, il cui ingresso in Parrocchia risale al luglio 1962, e successivamente da don Gianni Gatti (classe 1926, deceduto nell’aprile dello scorso anno), giunto a Mandello nel settembre 1986 e rimasto alla guida della Parrocchia fino al 2008. Da quell’anno è prevosto del “Sacro Cuore” don Pietro Mitta.
Originario di Torre Santa Maria (Sondrio), dove è nato il 23 ottobre 1957, don Pietro è giunto in riva al Lario dopo essere stato parroco per 14 anni a Campo Mezzola.