Meno rifiuti prodotti dai lecchesi, cresce la differenziata

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raccolta differenziataLECCO – Si riduce la quantità di rifiuti prodotti, cresce la percentuale di raccolta differenziata: sono senza dubbio due buone notizie riguardo allo smaltimento dei rifiuti per l’area lecchese quelli che emergono dai dati diffusi giovedì mattina dalla Provincia di Lecco.

Nel lecchese la produzione di rifiuti urbani lo scorso anno è infatti cala di oltre 3 mila tonnellate (-2,2%) rispetto al 2014, attestandosi a 151.271 tonnellate. Si calcola mediamente nel 2015 che ogni abitante abbia prodotto 445,89 chili di spazzatura (erano 454,54 t nel 2014).

Anche la raccolta differenziata nel 2015 ha subito un leggero calo in termini assoluti toccando le 93,6 mila tonnellate (-412 t) ma è cresciuta in termini percentuali sul totale dei rifiuti raccolti, raggiungendo il 61,9% (+1,1% sul 2014).

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Si tratta di un dato ancora inferiore rispetto all’obiettivo provinciale (63,1%) ma più alto rispetto alla media regionale (59%). Un dato positivo è sicuramente la riduzione dell’indifferenziato, compreso quello raccolto nello spazzamento delle strade, in tutto 50.321 tonnellate, la cui produzione è scesa del 3% rispetto a due anni fa.

La frazione residuale, l’indifferenziato appunto, rappresenta il 33% del totale dei rifiuti urbani dei lecchesi, il 14,8% è invece composto da scarti vegetali e il 13,6% dall’umido (raccolta attivata in 79 comuni), segue il sacco viola con l’11,5% (in tutti i comuni, l’ultimo ad aderire è stato Dervio) e il vetro con l’8,8%, oggi sempre più raccolto ‘porta a porta’ (58 comuni, se ne sono aggiunti 8 lo scorso anno), gli ingombranti con il 4,8% , carta e cartone per il 4,4% , il legno 4% e la plastica con lo 0,2%.

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“La produzione di rifiuti si è ridotta sicuramente anche a causa delle crisi economica che ha diminuito i consumi – ha sottolineato il presidente di Silea, Mauro Colombo, affiancato in conferenza stampa dal consigliere provinciale Anna Mazzoleni – ma è anche sintomo di una sensibilità più attenta dei lecchesi a questa tematica”.

L’inceneritore di Valmadrera lo scorso anno ha bruciato in tutto 99 mila tonnellate di rifiuti, 27 mila tonnellate nell’impianto di compostaggio di Annone, 16 mila sono invece le tonnellate di umido e scarti vegetali finite negli impianti di recupero del sistema provinciale ed extraprovinciale; il secco e il riciclabile prodotto nel lecchese (24,3 mila tonnellate) sono state trasportate all’impianto di selezione di Seruso.

 

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