COMO-LECCO – L’Alto Lario e le province di Como e Lecco sono tra le più colpite, in Lombardia, dal fenomeno delle frane e degli smottamenti che, negli ultimi sei anni, si sono ripetuti con frequenza e, spesso, con pesanti ripercussioni.
E’ ancora vivo il ricordo della frana che nel 2010, a Pino di Varenna, investì in pieno la superstrada nel troncone Lecco-Colico, bloccandola nelle due direzioni. Un anno più tardi, nel luglio 2011, toccò a Brienno, provincia di Como: un boato, fango e detriti fra le case e statale Regina bloccata. Sono solo due tra gli eventi franosi di maggior impatto che compongono un bollettino lunghissimo, mai fermatosi nemmeno nelle ultime settimane, con il crollo di un pezzo del “Dito Dones” nei pressi di Ballabio, il 19 gennaio scorso.
Un bollettino che racconta come gli eventi franosi o di smottamento registrati, che nel 2006 ammontavano a 10.439 nel Comasco e a 12.359 nel Lecchese, siano cresciuti sino al 2012 raggiungendo, rispettivamente, quota 13.383 e 13.433 (il quadro emerge da un’elaborazione di Coldiretti Lombardia su dati Iffi, Inventario Fenomeni Franosi in Italia).
“Significa –sottolinea il presidente della Coldiretti interprovinciale Fortunato Trezzi – che in appena sei anni si sono verificati ben 2.944 eventi franosi o di smottamento, ovviamente di diversa entità, in provincia di Como e 1.074 in quella di Lecco. Numeri significativi, che evidenziano l’importanza di tutelare il territorio montano e il ruolo delle imprese agricole che, lì operando, svolgono un’importante azione di mantenimento e presidio”.
Il fenomeno interessa tutta la Lombardia: ovviamente le province più colpite sono quelle con una quota maggiore di territorio montano, da Como a Sondrio, da Lecco a Bergamo e Pavia. Nella regione, oltre 4 mila chilometri quadrati di territorio nel 2012 risultavano interessati da frane, con un aumento del 24 per cento rispetto a 6 anni fa.
“Nella nostra regione – spiega Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia – dal 2006 a oggi si è passati da 130 mila a oltre 148 mila fenomeni, con un aumento del 13 per cento e coinvolgendo il 17 per cento dei 23.800 chilometri quadrati del territorio regionale. L’Italia frana anche perché il 25 per cento delle campagne negli ultimi 40 anni è stato coperto dal cemento, con un consumo spropositato di suolo, o abbandonato come è successo in alcune aree montane”.
Ed anche a livello nazionale – afferma la Coldiretti – un territorio grande come due volte la Lombardia è stato sottratto all’agricoltura senza che questo processo fosse accompagnato da un adeguamento della rete di deflusso delle acque.
In Lombardia il maggior numero di frane si registra in provincia di Sondrio (con il 30 per cento di tutti gli eventi individuati in regione) seguita da Brescia, Bergamo, Como, Pavia e Lecco. Il record di diffusione spetta invece a Pavia con un + 37 per cento in 6 anni.