ABBADIA LARIANA – Anche Abbadia Lariana farà fino in fondo la sua parte per far sì che possa presto concretizzarsi il “progetto defibrillatori” lanciato la scorsa estate e portato avanti dal Soccorso degli alpini di Mandello allo scopo di acquistare e posizionare sul territorio appunto una serie di defibrillatori semiautomatici esterni (DAE), unica alternativa efficace in caso di arresto cardiaco, evento che come noto può verificarsi anche senza sintomi premonitori.
A ricordarlo è stato il presidente Giancarlo Alippi nell’incontro pubblico che si è tenuto mercoledì 29 ottobre in sala civica ad Abbadia, presenti anche il direttore sanitario del Soccorso, dottor Marco Missaglia, e Fabrizio Mosca, coordinatore infermieristico della AAT (Articolazioni aziendali territoriali) 118 di Lecco.
Nel corso della serata, svoltasi alla presenza di un buon numero di cittadini e del sindaco Cristina Bartesaghi, sono stati forniti dati e statistiche relativi alla frequenza degli arresti cardiaci.
“Ogni anno in Italia muore una persona su mille per arresto cardiaco improvviso – ha spiegato Giancarlo Alippi – e se all’insorgere dell’arresto non si attivano immediatamente le procedure di rianimazione, integrate dall’uso del defibrillatore, le possibilità di sopravvivenza diminuiscono del 7-10% con il passare di ogni minuto. Al contrario, se le persone che assistono all’evento attivano subito le procedure del caso le probabilità di ripresa diminuiscono, ogni minuto, soltanto del 3-4%”.
Il presidente ha anche osservato che dalle statistiche si rileva che la percentuale di sopravvivenza dei soggetti colpiti da arresto cardiaco risulta essere soltanto del 3% se, nei primissimi minuti, non si interviene con BLS e DAE, mentre sale al 75% con l’immediata rianimazione e il tempestivo utilizzo del defibrillatore.
“Le manovre di rianimazione e appunto l’uso del defibrillatore sono alla portata di tutti – ha sottolineato il dottor Marco Missaglia – ovviamente dopo aver frequentato un corso che il Soccorso organizzerà a titolo gratuito e a cui tutti i cittadini, purché maggiorenni, potranno partecipare”.
“Più persone saranno formate e abilitate all’uso del DAE – ha tenuto a precisare il direttore sanitario – più probabilità vi saranno di intervenire tempestivamente su una persona colpita da arresto in attesa dell’arrivo dei soccorsi. E più apparecchi verranno posizionati sul territorio dei comuni di Mandello, Abbadia e Lierna maggiori diverranno le probabilità di salvare vite umane”.
Durante la serata in sala civica è stato poi ricordato che il costo di ogni defibrillatore, comprensivo del totem in cui alloggiarlo, è di 2.745 euro.
“Alla data odierna – è stato annunciato – sono stati raccolti 22.000 euro”. “La solidarietà della nostra gente – ha detto sempre il presidente Alippi – si sta dunque manifestando con donazioni finalizzate proprio all’acquisto di questi apparecchi salvavita, ma noi continuiamo a confidare nella generosità delle popolazioni di Mandello, Abbadia e Lierna e auspichiamo che tanti concittadini decidano di partecipare al corso che li abiliterà all’uso del DAE”.
Dopo Abbadia, il “progetto defibrillatori” verrà presentato sabato 15 novembre al teatro “De Andrè” di Mandello in occasione della serata organizzata dalla Project Rock School di Mandello proprio a favore del Soccorso degli alpini, mentre nella seconda metà di novembre (la data esatta deve essere ancora fissata) l’appuntamento sarà con i cittadini di Lierna.