Protezione Civile, incontro a Como. “Spunti” per Calolzio

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Un'immagine dall'incontro che si è svolto a Como
Un’immagine dall’incontro che si è svolto a Como

 

COMO/ CALOLZIO – Un incontro importante, quello che si è svolto nella mattina di sabato presso Villa Gallia a Como, per affrontare il tema della legge delega 30 del 2017 e i decreti attuativi che normano i gruppi di Protezione Civile. Vi era presente anche Sonia Mazzoleni, in qualità di referente della compagine calolziese: “un incontro interessante ed arricchente, il piano di emergenza partecipata con i cittadini può essere una buona idea per il nostro comune” ha dichiarato.

Tante le autorità presenti all’incontro inter provinciale da Maria Rita Livio e Bruno Corda, rispettivamente presidente e prefetto della Provincia di Como, a Flavio Polano e Liliana Baccari, presidente e prefetto della Provincia di Lecco.

“Si è dibattuto dei gruppi di Protezione Civile, della nuova legge che li disciplina, ma anche delle risorse e delle svariate attività legate al dissesto e alle emergenze che interessano il nostro territorio” spiega Sonia Mazzoleni. Ad introdurre l’incontro è stata proprio Chiara Braga, deputata proponente la legge delega per il riordino del sistema di Protezione Civile, cui sono seguiti gli interventi di Fabrizio Curcio, Capo Dipartimento della Protezione Civile, Raffaelle Mariani, deputata, Giuseppe Zamberletti, già Ministro per il coordinamento della Protezione civile, Tiziana arena e Fabio Valsecchi responsabili del Servizio di Protezione Civile a Como e Lecco.

La Protezione Civile calolziese, al centro Sonia Mazzoleni (immagine d’archivio)

 

Il punto che ho ritenuto molto interessante e che vorrei attuare sul nostro territorio –  continua la responsabile calolziese – è che quello di un piano d’emergenza partecipato. Ogni comune ha un proprio piano d’emergenza o intercomunale – spiega – ma in caso d’emergenza rischia di essere solo una montagna di carte di cui i cittadini non sanno niente”. Il coinvolgimento della popolazione nella disciplina degli interventi in caso di calamità è infatti fondamentale per fronteggiare le emergenze, “devono essere individuati i punti di raccolta, le zone a rischio e operare una mappatura del territorio, sapere tutto questo in anticipo evita un po’ il panico in situazioni di tensione”. Fondamentale è anche l’educazione e l’informazione in merito ai buoni comportamenti in caso di calamità proprio a tal fine sono nati i progetti nelle scuole e la campagna “Io non rischio” già diffusa in molteplici occasioni nell’intera Provincia.