LECCO – Una mattinata per ricordare i caduti e i deportati nel settantesimo anniversario degli eventi del 7 marzo 1944, quando alcuni operai della Bonaiti di Lecco furono arrestati dai repubblichini perché avevano preso parte a uno sciopero. In programma per questo giovedì 6 marzo, l’iniziativa è promossa come ogni anno dall’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e da CGIL-CISL-UIL di Lecco.
IL PROGRAMMA – Il tutto avrà inizio alle 8.30 con la celebrazione della Santa Messa alla Chiesa di Castello “SS. Martiri Gervaso e Protaso” e seguirà, intorno alle 9.15, con il ritrovo delle autorità, delle associazioni dei Combattenti, dei Partiti, delle organizzazioni sindacali e dei cittadini lecchesi, sempre nel piazzale della chiesa. Da lì si partirà con il corteo in direzione via Castegnara, dove si renderà omaggio alla lapide dei caduti, di fronte all’Istituto Bertacchi. Un momento di raccoglimento, quindi, durante il quale saranno come sempre ricordati quei lavoratori lecchesi che, decisi a battersi per i loro diritti e per la libertà, sono stati in seguito deportati nei campi di sterminio nazisti. Alle 10 la cerimonia proseguirà nell’aula magna dell’ex istituto Bovara, in via XI Febbraio 8, dove accanto agli studenti saranno presenti il presidente di Anpi Enrico Avagnina, il sindaco di Lecco Virginio Brivio, il presidente della Provincia Daniele Nava, il questore Alberto Francini e il prefetto Antonia Bellomo. Interverranno anche il professore Tiziano Secchi, dirigente scolastico dell’Istituto Bertacchi, Pino Galbani, deportato a Mauthausen e unico sopravvissuto lecchese, e Antonio Pizzinato, presidente onorario ANPI Lombardia. A chiusura dell’iniziativa è in programma, infine, un contributo teatrale dal titolo “Norimberga 1945: processo a un crimine moderno”, a cura del professor Andrea Bienati e della Compagnia “Teatro al 7°”.