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PREMANA – A distanza di un anno circa, l’orso bruno torna a fare capolino nel lecchese: venerdì mattina, orme del plantigrado sono state infatti ritrovate in località Faee, nei pressi di Premaniga di Premana. La notizia è stata confermata dalla Guardia Forestale che in mattinata ha compiuto un sopralluogo dopo una segnalazione.
Si tratterebbe di impronte fresche, anche perché le piogge di questi ultimi giorni le avrebbero presto cancellate. Insomma, ancor prima di rompere l’uovo, la sorpresa per i lecchesi è già servita, l’orso, che vista l’occasione abbiamo deciso di ribattezzare Pasquale.
La scorsa primavera, tracce del passaggio di un orso bruno erano state viste dalle parti di Dervio, Ballabio e in località Somana di Mandello, dove furono rinvenute due pecore sbranate.
Le orme trovate a Premana potrebbero riferirsi ad uno dei quattro esemplari che ogni giorno compiono ampissimi spostamenti sulle montagne lombarde. Alcune segnalazioni erano giunte alla Guardia Forestale di Margno da parte di valligiani della zona di Mosnico e Luera. In sede si sono recati anche gli agenti della Polizia Provinciale di Lecco, che hanno verificato le orme e raccolto campioni di pelo, che saranno inviate ai laboratori dell’ISPRA per le prescritte analisi genetiche.
La Provincia di Lecco ha comunicato i dati alla Regione Lombardia con cui è attiva una convenzione nell’ambito del progetto Life ARCTOS. L’esemplare ha probabilmente trascorso il letargo in Val Gerola; tracce di orso sono state infatti rinvenute nelle ultime settimane a sud della Valtellina (Fenile), ma l’animale non è mai stato avvistato: “Si può dedurre – afferma l’assessore all’Ambiente Carlo Signorelli, responsabile del progetto per la Provincia di Lecco – che si tratti di un maschio schivo e timoroso; le regole di prudenza sono comunque auspicabili da parte di chi lo dovesse incontrare”.
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