LECCO – Un’iniziativa nel segno della nostra Carta costituzionale destinata a coinvolgere anche Lecco attraverso una sua scuola e in particolare una classe dello stesso istituto, la prima liceo scientifico del Collegio Volta.
L’appuntamento è per mercoledì 26 novembre all’auditorium “Di Vittorio” della Camera del Lavoro di Milano, dove si terrà un incontro pubblico avente per tema appunto la Costituzione italiana. Nella stessa occasione sarà presentato il libro Una lettura guidata della Carta costituzionale realizzato dalla “Fondazione Roberto Franceschi onlus” in collaborazione con l’Istituto lombardo di storia contemporanea, l’Ufficio scolastico regionale per la Lombardia e la “Fondazione AEM”.
All’incontro interverranno alcuni tra i massimi esperti della nostra Carta tra i quali Valerio Onida, presidente emerito della Corte costituzionale, e Alessandro Basilico, avvocato e dottore di ricerca in diritto costituzionale.
La classe del “Volta” sarà accompagnata dall’insegnante di lettere. I ragazzi del Collegio avranno l’opportunità non soltanto di ascoltare interventi di alto livello ma daranno anche il loro contributo attivo allo svolgimento dell’iniziativa. Infatti il professor Raffaele Mantegazza, docente al Dipartimento di scienze umane per la formazione dell’Università degli Studi di Milano Bicocca, aveva proposto agli studenti lecchesi di collaborare al suo intervento.
“Quando gli accade di parlare di Costituzione agli studenti – spiegano i responsabili dell’istituto cittadino – il professor Mantegazza esordisce in effetti presentando casi di vita privata che abbiano attinenza con il tema degli articoli su cui intende soffermarsi. In questo caso saranno le giovani leve del nostro Collegio a dare il via all’intervento. Il docente ha sottoposto alla classe cinque articoli della nostra Carta e gli studenti hanno elaborato microcasi di vita quotidiana che, durante la conferenza, presenteranno alla qualificata platea”.
Per fare un esempio, in merito all’articolo 11 in cui si afferma che l’Italia ripudia la guerra, gli studenti del Collegio Volta hanno scritto: “Come l’Italia ripudia la guerra, così la violenza (fisica e verbale) dovrebbe essere evitata tra noi ragazzi e tra noi e gli adulti. Purtroppo, però, spesso ci capita di vivere la violenza tra di noi: nella vita di tutti i giorni incontriamo il “bullo” di turno che minaccia di prenderci a botte. In questi casi non è facile opporsi se siamo da soli, ma quando siamo in gruppo riusciamo ad aiutarci e a isolare il violento. Poco tempo fa al telegiornale si è sentito parlare di un ragazzo seviziato con un compressore: questo terribile episodio ci ha profondamente colpiti e pensiamo che chi commette queste azioni sia psicologicamente disturbato e debba essere curato”.
In merito all’articolo 1 Edoardo, Jacopo, Alice e Federico spiegheranno invece che “in classe sperimentiamo la democrazia elettiva quando eleggiamo i rappresentanti di classe e la democrazia diretta quando votiamo le varie proposte, come nell’Atene del V secolo a.C. Noi rappresentanti siamo i diretti portavoce delle richieste dei nostri compagni. Anche se non è sempre facile svolgere questo compito, per le pressioni della classe e il confronto con i professori, ci sentiamo responsabili di fronte ai nostri compagni e cerchiamo di fare del nostro meglio. Ci rendiamo conto, però, che la democrazia non sempre funziona bene: anche in classe spesso idee troppo innovative o “rivoluzionarie” non vengono considerate e prevalgono le posizioni più facili o più tradizionali”.
E a proposito dell’articolo 21 gli studenti del “Volta” spiegheranno all’appuntamento di questa settimana a Milano che “a volte non ci rendiamo conto che alcune nostre frasi possono fare del male agli altri. Commenti e foto compromettenti sui social hanno indotto alcuni ragazzi perfino al suicidio. Che fine fa la responsabilità personale?”.
“A noi – osserveranno sempre gli studenti lecchesi – è capitato di toglierci da Ask perché eravamo stufi di leggere insulti e frasi pesanti provenienti da ragazzi che si coprivano con l’anonimato. Pensiamo sia meglio parlarsi direttamente e dirsi le cose in faccia, senza agire da vigliacchi nascondendosi dietro uno schermo”.
Si tratterà indubbiamente di un’occasione unica, che farà capire ai ragazzi come la Carta costituzionale non sia un libro astratto ma abbia concreti legami con la nostra esperienza quotidiana.
Una tappa importante nel loro percorso di crescita e di maturazione, in linea con uno tra gli obiettivi principali del Collegio Volta: aiutare i giovani a diventare cittadini adulti consapevoli e responsabili.