PERLEDO – Sulle pareti di casa numerosi quadri, la maggior parte dei quali opera di suo marito Nino, morto molti anni fa, che appunto nella pittura come nella realizzazione di vari oggetti quali artistici vasi da fiori manifestava il suo estro e la sua creatività.
Tina Tamola abita poco distante da Olivedo di Varenna, ma la sua abitazione (l’ingresso è in via alla Stazione, mentre il cortile si apre su via per Esino) è già in territorio del Comune di Perledo.
Lunedì 8 settembre taglierà il traguardo dei 100 anni (è nata infatti nel 1914) e domenica prossima, nell’immediata vigilia dell’importante compleanno, nipoti, pronipoti, amici e conoscenti – e sono molti, da quelle parti – la festeggeranno e prepareranno per lei una grande torta.
Originaria di Gera Lario, nel Comasco, dove tra l’altro vive la sua coetanea Geltrude Peverelli (più… anziana di lei esattamente di otto mesi essendo nata l’8 gennaio appunto del 1914), Tina Tamola ha vissuto nel suo paese natale fin verso i 18 anni, quando decise di raggiungere la sorella maggiore che era andata a vivere in Inghilterra, dove gestiva un albergo. La coppia aveva una bimba e Tina lasciò l’Italia proprio per accudire la piccola e facilitare così la sorella e il marito appunto nella conduzione del loro albergo.
Dopo qualche anno il rientro in Italia e il trasferimento a Varenna, dove intorno alla fine degli anni Trenta sposò Nino Faggi e dove inizialmente trovò lavoro presso l’albergo Milano. Ben presto iniziò però con il marito a occuparsi della conduzione di una delle due macellerie presenti in paese. Il negozio si affacciava su piazza San Giorgio e contemporaneamente la coppia mandava avanti anche la gestione di una stazione di carburante, nelle immediate vicinanze.
Un doppio impegnativo lavoro, protrattosi a lungo e che la vide distinguersi per determinazione, forza d’animo e dinamismo, oltre che per il suo buon carattere.
Quarta di sei tra fratelli e sorelle, Tina Tamola ha dovuto anche superare momenti difficili, a cominciare dalla perdita dell’unico figlio (morto poco dopo essere venuto alla luce) e dal dramma vissuto dal fratello più giovane, Giovanni, partito negli anni della guerra per la campagna di Russia e mai più ritornato.
Ha sempre amato viaggiare, la neocentenaria. “Se in paese veniva organizzata una gita lei ci andava volentieri – affermano i nipoti, uno dei quali è don Mario Tamola, il sacerdote a sua volta originario di Gera Lario e dal 1990 parroco a Olcio di Mandello – e ha fatto anche qualche pellegrinaggio. Aveva poi una grande passione per la guida”.
“Sovente – aggiungono – accompagnava familiari e conoscenti in giro per il territorio e al volante del suo Maggiolino Volkswagen c’era sempre lei. Sì, le piaceva tanto guidare e l’ha fatto fino a non moltissimi anni fa quando lei stessa ha deciso che non avrebbe più rinnovato la patente”.
E’ lucidissima di mente, Tina Tamola, e quando il tempo è bello si concede un giro sul grande balcone di casa, altrimenti si accontenta di affacciarsi alla finestra e, da lì, osservare i passanti e ammirare il paesaggio.
A farle quotidianamente compagnia è Maria, una donna di origini polacche che da alcuni anni vive con il marito proprio sopra la sua abitazione e che le è costantemente (e premurosamente) accanto.
Domenica, dunque, nella casa in via alla Stazione sarà festa grande. Con nonna Tina e la sua grande torta di compleanno.