Torresan e la Guzzi: “Lascio il marchio più bello del mondo”

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MANDELLO – Il congedo non poteva che avvenire dentro il Museo storico della Casa dell’aquila e in sella a una Guzzi. Dopo quasi nove anni, Daniele Torresan a fine mese lascerà la Piaggio e l’azienda di Mandello Lario.

“E’ arrivata l’ora di rientrare ai box – ha detto mercoledì 28 gennaio incontrando appunto in Guzzi colleghi di lavoro, dipendenti, piloti, collaudatori, esponenti di sodalizi motoristici (tra gli altri “Anima guzzista” e l’Associazione culturale Giorgio Ripamonti) e numerosi altri amici conosciuti nel corso degli anni – e credo di aver fatto una corsa onesta, seguendo un tragitto esaltante e certamente anche con qualche momento difficile, peraltro sempre superato  in virtù dell’ebbrezza che la Moto Guzzi infonde in chi la ama”.

Enrico Cantoni, classe 1926, con Daniele Torresan all'ingresso del Museo storico della Moto Guzzi.
Enrico Cantoni, classe 1926, con Daniele Torresan all’ingresso del Museo storico della Moto Guzzi.

Ad ascoltarlo c’era anche Enrico Cantoni, classe 1926, stimato progettista che con l’ingegner Giulio Cesare Carcano e con Umberto Todero componeva lo staff tecnico al quale si devono alcuni autentici “gioielli” progettati in particolare negli anni Cinquanta del secolo scorso, dalle monocilindriche alla favolosa “otto cilindri”.

Daniele Torresan dunque non sarà più, dalla settimana prossima, il press officer della Piaggio e dell’Aquila mandellese. “Ma a Mandello ho una casa – ha specificato – perciò continuerò a frequentare il vostro lago e tutte le volte che mi sarà possibile verrò sul Lario e guarderò, non senza un po’ di nostalgia, questa storica fabbrica”.

E’ stato anche il giorno dei ricordi e delle rievocazioni, quello di ieri, per Torresan. Ma anche il giorno di una piccola festa in famiglia e appunto tra colleghi, dipendenti di ieri e di oggi e amici.

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“Il bilancio di questi otto anni e mezzo è assolutamente positivo – ha  tenuto a sottolineare – perché li ho trascorsi lavorando per quello che forse è il marchio motoristico più bello del mondo”.

“Sono sicuro che la Guzzi avrà un futuro radioso – ha aggiunto – e se dovesse incontrare qualche difficoltà saprà risollevarsi, perché da questa fabbrica usciranno sempre ottime motociclette”.

Poi i ringraziamenti a quanti gli hanno dato l’opportunità di restare in sella, oltre che a coloro i quali, a vario titolo, lo hanno aiutato a promuovere “queste moto leggendarie, costruite da gente unica e in un luogo magico, di straordinaria bellezza e di profonda cultura motociclistica”.

Quindi le foto e il brindisi di rito, la consegna dei regali, gli abbracci e le strette di mano. “Tutto questo mi mancherà – ha ammesso Torresan – perciò questo brindisi è per la Moto Guzzi, per Mandello e per tutti quelli che, come noi, amano la Casa dell’Aquila”.

DI SEGUITO, LE IMMAGINI DELLA FESTA DI CONGEDO DI DANIELE TORRESAN ALL’INTERNO DEL MUSEO STORICO DELLA MOTO GUZZI A MANDELLO