L’abbraccio di Monte Marenzo a Renato Caroli: “Non ti dimenticheremo mai”

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In tantissimi al campo sportivo del paese

Commozione e gratitudine ai funerali del presidente della Polisportiva, scomparso improvvisamente in vacanza

MONTE MARENZO – Si è svolto questa pomeriggio, in un silenzio carico di emozione, l’ultimo saluto a Renato Caroli, storico presidente della Polisportiva Monte Marenzo, venuto a mancare improvvisamente nei giorni scorsi a causa di un malore, mentre si trovava in vacanza con la moglie Stefania. Un addio che ha avuto come cornice il suo campo sportivo, quello che era diventato negli anni una vera e propria seconda casa. È lì che Renato ha speso energie, tempo e cuore per far crescere generazioni di bambini e ragazzi, accompagnandoli attraverso i valori dello sport, del rispetto e della solidarietà.

Alla cerimonia funebre erano presenti in tantissimi. I volti dei bambini e dei giovani atleti della Polisportiva in divisa, i sorrisi trattenuti tra le lacrime, gli amici, i volontari, le istituzioni. In prima fila, stretti nel dolore, la moglie Stefania e i figli Nicolò e Mattia, circondati dall’affetto di un’intera comunità che si è stretta alla famiglia Caroli con discrezione e rispetto.

Commosso il ricordo del sindaco Paola Colombo che ha aperto la celebrazione: “Renato non è stato solo il presidente della nostra Polisportiva. È stato un amico sincero, una persona autentica, sempre col sorriso sulle labbra e la battuta pronta. Chi lo ha conosciuto sa che sapeva mettere a proprio agio le persone. Ha lasciato un segno profondo nella nostra comunità, costruendo relazioni vere e durature. Lo sport per lui era educazione, crescita, solidarietà. Lo faceva davvero, con il cuore. Ci mancherà tantissimo.”

Durante l’omelia, don Angelo Cortinovis ha toccato le corde più profonde dei presenti: “Il Vangelo di oggi dice ‘Tutto è compiuto’. Ma quando possiamo dire che una vita è davvero compiuta? Renato ha costruito tanto, ma la sua opera continua: nei bambini che porteranno quella divisa, nei sorrisi che rivedremo sui campi, nei valori che ci ha insegnato. Diamo una mano a compiere, fino in fondo, la sua missione.”

Particolarmente sentiti i ricordi di Angelo Fontana, amico fraterno e fondatore della Polisportiva, e di Tullio Fasolin vice presidente: “Non avremmo mai voluto salutarti così – ha detto Fontana –  Non smetteremo mai di credere in questa Polisportiva come ci credevi tu. Ci mancherai, amico mio. E siamo certi che anche in Paradiso starai già organizzando tornei di calcio.” “Te ne sei andato all’improvviso, lasciando un vuoto immenso – ha detto Fasolin con la voce rotta dall’emozione – La Polisportiva era la tua vita. Mi coinvolgevi con il tuo entusiasmo anche quando volevo mollare. Ci hai dato tanto, troppo. Ciao Rena, ti saremo sempre riconoscenti.”

Hanno chiuso i figli Nicolò e Mattia: “Ciao pà…cosa cavoli hai combinato? Abbiamo voluto darti l’ultimo saluto nel tuo campo, nella tua amata Polisportiva. Quando mamma chiedeva dov’eri, la risposta era sempre una: al campo. Ti promettiamo che qui il pallone continuerà a rotolare. Non abbandoneremo la Polisportiva. Guarda quanta gente sei riuscito a portare su questo prato: neanche invitando i giocatori dell’Inter sarebbe venuta così tanta. Ti ringraziamo per ciò che sei stato e continuerai ad essere. Stai vicino alla mamma, noi non la lasceremo mai sola.”

Al termine della cerimonia, la bara è stata accompagnata fuori dal campo sportivo scortata dagli amici Polisportiva. Certamente Renato Caroli lascia un’eredità che non si misura in trofei, ma nei sorrisi, nei ricordi e nei valori trasmessi. E in ogni pallone che continuerà a rotolare, lì, sul suo campo.

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