Gran lavoro di squadra di Giuseppe Brini e del suo cane, insieme ai Vigili del Fuoco
Nucleo Operativo Ricerca Animali Scomparsi: “Questa volta qualche lacrima è scesa anche agli operatori della nostra Centrale Operativa”
PIANI RESINELLI – Una bellissima storia a lieto fine. Grazie a un grande lavoro di squadra e all’altissima competenza, tecnica e professionalità, Giuseppe Brini, di Carenno, e il suo cane Gordon Grey Wolf hanno salvato il cane Blues da morte certa. Il Nucleo Operativo Ricerca Animali Scomparsi (NORAS), infatti, è stato protagonista di un’operazione di salvataggio ai Piani Resinelli, con il supporto dei Vigili del Fuoco di Lecco.
Erano le 22.30 di domenica 20 ottobre quando il cane Blues, 12 anni e sofferente di soffio al cuore, scappa dalla sua abitazione ai Piani Resinelli con addosso pettorina e medaglietta. La proprietaria, disperata, effettua una prima ricerca con l’ausilio di altri due cagnolini nella zona boschiva ai piedi della Grignetta, ma purtroppo senza esito. Il giorno successivo, lunedì, decide di contattare la Centrale Operativa del NORAS.
“E’ stata attivata la squadra operativa più esperta per questa tipologia di ricerca in ambiente montano, Beppe Brini con il magico Gordon, che però non erano subito disponibili per impegni pregressi – si legge sulla pagina social ufficiale del NORAS -. Si mettono però in contatto con la padrona di Blues e suggeriscono il da farsi in attesa dell’intervento programmato per mercoledì mattina”.
L’unità cinofila comincia il suo lavoro. Il rifugio Porta, a quota 1426 metri, è ormai alle spalle quando Gordon scarta verso sinistra e prende una precisa direzione con grande decisione. Tira forte, fa capire che il soggetto è in quella zona: “Ecco un guaito. Un abbaio. Beppe chiama ‘Blues’ e la risposta è un abbaio ancora più deciso finché Gordon gli arriva sopra”.
Blues è bloccato all’interno di una cavità naturale, profonda alcuni metri, senza la possibilità di uscire: “Beppe mette in sicurezza il proprio cane e con la torcia illumina il fondo. Blues pare stia bene, si muove con difficoltà nell’angusto spazio a disposizione che occupa da almeno 60 ore. Occorre estrema cautela, ma anche rapidità perché la cavità potrebbe riempirsi d’acqua a causa delle piogge previste”.
Viene quindi attivato il nucleo Speleo Alpino Fluviale dei Vigili del Fuoco di Lecco: “In poco più di mezz’ora, e a testimonianza di estrema professionalità, una squadra di specialisti è sul posto e le operazioni di recupero hanno inizio. Questa volta, lo confessiamo, qualche lacrima è scesa anche agli operatori della nostra Centrale Operativa”.