Addio ad Alfredo Colombo, padre dell’Editoria Grafica Colombo

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Alfredo Colombo
Alfredo Colombo

Aveva fondato l’azienda nel 1969. Si è spento per un malore improvviso ad 85 anni

I figli: “I tuoi insegnamenti resteranno scolpiti nel nostro cuore”

VALMADRERA/LECCO – Lutto per la scomparsa di Alfredo Colombo, fondatore dell’Editoria Grafica Colombo. Aveva 85 anni. Colombo viveva a San Giovanni: si è spento dopo essere stato colpito da un malore improvviso proprio mentre si trovava a casa.

Nativo di Chiuso, a Lecco, Colombo aveva fondato l’Editoria nel 1969 insieme alla moglie Lina. Con gli anni e lo sviluppo l’attività era stata poi trasferita a Valmadrera. Oggi, 55 anni dopo, sono i tre figli a portare avanti l’attività, Maristella, Marco e Giovanni.

Tanti i ricordi in queste ore: “Ciao papa’ – scrivono i figli sulla pagina social dell’azienda – solo 10 giorni fa eravamo tutti insieme a festeggiare la nostra gara di golf a Bormio e oggi in un lampo, dopo aver pranzato insieme come tutti i giorni nella nostra azienda, ci hai lasciati soli con un dolore profondo. I tuoi insegnamenti resteranno scolpiti nel nostro cuore”.

“È un anno terribile – aggiunge Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) – anche Alfredo Colombo, un altro amico, tipografo, editore, imprenditore sempre disponibile nei confronti della comunità lecchese, membro dell’ordine dei cavalieri del Santo Sepolcro di Gerusalemme, se n’è andato. La telefonata della figlia Stella mi ha lasciato senza parole, l’avevo incontrato poco tempo fa e avevamo scherzato come sempre. Alfredo ha sempre dimostrato grandi doti umane, una disponibilità fuori dal comune con la sua vocazione a sostenere le iniziative culturali, sociali e religiose, un editore sempre in prima linea a pubblicare libri e volumi sul nostro territorio che si trattasse dell’Adda, delle chiese, delle nostre montagne o del lago. Tutti si rivolgevano a lui in maniera confidenziale e lui ricambiava sempre con il sorriso. Mi spiace che un malore improvviso l’abbia portato via, resta il suo esempio che sono sicuro i suoi figli seguiranno, come l’hanno seguito sul versante professionale passando una vita vicino al loro papà e alla loro mamma. Devono essere orgogliosi di essergli stati vicini in tutte le sue avventure editoriali a partire dal Punto Stampa, e assieme a Claudio Redaelli, che ha animato per decenni la comunicazione lecchese. Un forte abbraccio e condoglianze alla moglie Lina e a Maristella, Marco e Giovanni”.