Il ritrovamento giovedì mattina nei boschi di Versasio, in posto i Forestali
L’animale presentava una ferita al collo compatibile con la predazione di un ‘canide strutturato’. Si attende l’esito del tampone effettuato
LECCO – Una carcassa di capriolo con evidenti ferite al collo è stata rinvenuta nella mattinata di giovedì scorso scorso nei boschi di Versasio, ai piedi del Resegone. A segnalare il caso alcuni residenti. Subito dopo sono intervenuti i Carabinieri Forestali, guidati dal Maresciallo Samuele Mascheroni, per le verifiche di rito.
L’episodio arriva dopo diversi avvistamenti di due lupi segnalati nelle scorse settimane in zona, confermando il ritorno stabile dei grandi carnivori su Alpi e Prealpi.
I Carabinieri Forestali, dopo il sopralluogo, hanno effettuato un prelievo con tampone sulla carcassa, ora inviato a laboratorio specializzato per le analisi genetiche. “Il tipo di predazione è compatibile con un canide strutturato – spiegano dalla Forestale – ma l’esito definitivo arriverà solo dalle analisi”. La carcassa sembrerebbe risalire a qualche giorno precedente il ritrovamento, pertanto non si esclude il passaggio di altri predatori, come per esempio le volpi: questo potrebbe contaminare il campione raccolto e rendere meno immediata la conferma.
Anche la Provincia di Lecco aderisce a una convenzione con Regione Lombardia per il monitoraggio dei grandi carnivori: “Quando si verificano casi sospetti interveniamo subito per la verifica e la certificazione. L’episodio è ora al vaglio e siamo in attesa dei risultati”.
Nonostante gli avvistamenti e la predazione, gli esperti invitano la cittadinanza alla calma: “Senza fare allarmismi, è importante ricordare che la presenza del lupo non rappresenta un pericolo per le persone. Al contrario, è un indicatore della buona salute dell’ambiente. Tuttavia, è fondamentale segnalare rapidamente carcasse, avvistamenti o anomalie: più le segnalazioni sono tempestive, più è possibile circoscrivere il fenomeno e intervenire in modo efficace”.
Quello del lupo nelle Prealpi lecchesi è un ritorno ormai documentato da anni: branchi e coppie in espansione si spostano dalle Alpi centrali, trovando habitat favorevole anche nei boschi delle nostre Preapi.
In attesa dei risultati del tampone, l’episodio di Versasio conferma che il monitoraggio resta essenziale. Le autorità continueranno a tenere sotto controllo la situazione, mantenendo la popolazione informata e rassicurata.

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