Travolto da una valanga nel Canale della Malgina in Valtellina
Originario di Como, classe 1982, era nei Ragni dal 2003
LECCO – Il suo corpo è stato ritrovato alle 2 della scorsa notte. La notizia della morte di Matteo Bernasconi si è diffusa velocemente nell’ambiente alpinistico. Originario di Como, classe 1982, il Berna, così era conosciuto da tutti, era entrato a far parte dei Ragni della Grignetta nel 2003, prima di diventare Aspirante Guida Alpina (2009) e Guida Alpina (2011), trasformando la sua passione in una professione.
L’incidente è avvenuto nel Canale della Malgina, Pizzo del Diavolo, in Valtellina, noto itinerario scialpinistico. Bernasconi era da solo ed è stato travolto da una valanga. Nella serata di ieri, martedì, sono scattate le ricerche e il corpo senza vita è stato individuato intorno alle 2 di notte. Il ritrovamento dell’auto all’imbocco della valle, nel comune di Castello dell’Acqua (SO) ha permesso di concentrare le ricerche.
Impegnati il Cnsas – VII Delegazione Valtellina Valchiavenna, Stazione di Sondrio, con tecnici e UCV (Unità Cinofile da Valanga) e con il Sagf – Soccorso alpino Guardia di finanza. Il recupero è terminato stamattina, con l’elicottero di Areu (Azienda regionale emergenza urgenza Lombardia) decollato dalla base di Caiolo (SO).
Alpinista esperto, nel 2008 con il valtellinese Fabio Salini aveva compiuto la settima ripetizione assoluta e la prima ripetizione italiana della leggendaria via dei Ragni aperta nel 1974 sulla Ovest del Cerro Torre. Un amore, quello per la Patagonia, che l’ha poi accompagnato nella sua carriera alpinistica trovando in Matteo Della Bordella, attuale presidente dei Ragni, un compagno di spedizioni ideale. E proprio tra febbraio e marzo scorsi, Bernasconi era tornato da una spedizione in Patagonia con Della Bordella e Matteo Pasquetto.
Una notizia che ha lasciato tutti attoniti. Matteo Bernasconi lascia una figlia piccola e la sua compagna. Sulla sua pagina Facebook tanti i messaggi di cordoglio: “Saremo per sempre lì tutti insieme… sotto quella pioggia… quelle pareti… scalando… ridendo a crepapelle… mangiando e bevendo birra… ciao Berna”.