Rischio di infiltrazione mafiosa, interdittiva nei confronti di una società con sede a Lecco

Tempo di lettura: < 1 minuto

Sono 17 i provvedimenti assunti dal Prefetto Sergio Pomponio negli ultimi 18 mesi

“Proseguiremo su questa strada per rafforzare la capacità di contrasto delle infiltrazioni della criminalità, organizzata e non”

LECCO – Una nuova interdittiva antimafia nei confronti di un’associazione con sede legale a Lecco nello scorso mese di giugno da parte del Prefetto di Lecco. Il provvedimento è stato assunto all’esito dell’indagine condotta dal Gruppo Interforze Antimafia della Prefettura che ha accertato non solo l’esistenza di cause ostative, ma anche un effettivo rischio di contaminazione mafiosa, attraverso la vicinanza a elementi appartenenti a sodalizi criminali che operano sul territorio.

Grazie alla capillare e sinergica azione investigativa sviluppata dal Gruppo Interforze Antimafia, sono state adottate dal Prefetto di Lecco negli ultimi diciotto mesi complessivamente 17 interdittive antimafia nei confronti di operatori economici nei comuni di Calolziocorte, Galbiate, Introbio, La Valletta Brianza, Lecco, Lomagna, Mandello, Valmadrera e Verderio.

“Proseguiremo su questa strada, affinando ulteriormente le tecniche di informazione e continuando a coltivare l’imprescindibile e continua interlocuzione con tutti gli attori coinvolti, per rafforzare la capacità di contrasto delle infiltrazioni della criminalità, organizzata e non, nell’economia reale – ha detto il Prefetto Sergio Pomponio -. In proposito, considerata l’importanza dei lavori finanziati dal PNRR e il valore economico dei singoli interventi, anche le amministrazioni comunali sono chiamate a collaborare diligentemente nelle attività di prevenzione delle infiltrazioni criminali nel tessuto economico e di tutela della legalità in generale”.