Mauro Gattinoni si unisce al dolore della città di Lecco per i due alpinisti rimasti vittime di un incidente in montagna
“Erano molto stimati, conosciuti e ben voluti”
LECCO – “Interpretando il pensiero della nostra comunità lecchese, sconvolta e affranta da questa notizia, esprimo il mio personale cordoglio e quello della Città di Lecco alla famiglia e agli amici di questi due nostri amati concittadini“.
A nome di tutta la città di Lecco, il sindaco Mauro Gattinoni si è fatto portavoce dello sgomento che in queste ore sta attraversando il capoluogo: la scomparsa sotto una valanga di Valentino Alquà e Massimo Ratti, personalità note nel circondario, amanti della montagna, che proprio tra le montagne hanno perso la vita.
Stavano praticando scialpinismo questa mattina, domenica, nella zona nord Pigne D’Arolla, sulle Alpi Svizzere, quando si è consumata la tragedia. Con loro si trovava anche una terza persona, che è riuscita a lanciare l’allarme, facendo intervenire sul posto l’elicottero della compagnia Air Glaciers, anche se purtroppo le speranze di ritrovare i due lecchesi vivi sono risultate vane.
Il primo cittadino di Lecco tra i primi a voler ricordare “Vale” e “Maxi”, come affettuosamente venivano chiamati, entrambi originari del rione di Germanedo e attivamente impegnati nel mondo della montagna: “Ho appreso in questi minuti della tragica scomparsa degli alpinisti lecchesi Valentino Alquà e Massimo Ratti, deceduti sulle Alpi Svizzere. Entrambi abitavano a Germanedo ed erano molto stimati, conosciuti e ben voluti. Valentino Alquà lavorava come amministrativo del Soccorso Alpino, alla sede del Bione, mentre Massimo Ratti era anima del gruppo alpinistico Asen Park”.
Gli altri messaggi di cordoglio dalla politica lecchese
Anche Giacomo Zamperini, consigliere di Regione Lombardia, ha scritto sui suoi social un messaggio di cordoglio: “Due giovani vite sono state prese dalla montagna. Due esperti alpinisti lecchesi, Valentino Alquà e Massimo Ratti, hanno oggi perso le loro vite sulle alpi svizzere, travolti da una valanga. Germanedo è il quartiere di Lecco dove abito e dove loro sono cresciuti e conosciuti. Voglio esprimere le mie condoglianze alle loro famiglie, ai nostri amici, al Soccorso Alpino ed al gruppo alpinistico Asen Park. In particolare, ricordo Max con quella sua ostinata determinazione nello spingersi oltre e nel difendere le sue passioni e convinzioni, sempre con il sorriso. Certamente, non stiamo parlando di sprovveduti o di persone impreparate, anche se il tema della sicurezza in montagna è sempre importantissimo da portare avanti. Esprimo il nostro cordoglio ed affetto, a nome di tutti i lombardi. Lo faccio da Presidente della Commissione Montagna e rapporti con la Confederazione Svizzera di Regione Lombardia. Lo faccio da amico. Lo faccio da credente. Che possano essere accolti nel paradiso degli alpinisti, dove la neve è soffice e bianca e dove le montagne sono senz’altro presenti. Riposate in pace”.
Filippo Boscagli, consigliere comunale, invece, ha scritto: “Incredibile tragedia per l’alpinismo lecchese. Valentino e Massimo erano conosciuti e noti a tutti noi”.