Mille clienti e un traffico di 240mila euro: smantellata dalla Questura di Lecco una rete di spaccio “professionale”
Cocaina, eroina e hashish: giro di droga tra boschi, piazza Diaz a Lecco e stazione di Civate
LECCO – Un’intensa attività investigativa condotta dalla Polizia di Stato della Questura di Lecco ha portato all’arresto di sei persone coinvolte in un giro di spaccio che operava nei comuni di Lecco, Valmadrera, Civate, Abbadia Lariana, Mandello e Galbiate. L’indagine, avviata nel giugno 2023 dalla Squadra Mobile sez. Antidroga, in seguito all’arresto, avvenuto in marzo presso la stazione di Civate, di uno spacciatore da parte della Polfer, ha permesso di scoprire un’organizzazione ben strutturata, composta da cittadini marocchini, che gestiva la vendita di eroina, cocaina e hashish con una modalità operativa definita dagli inquirenti come “professionale”.
La rete, capace di rispondere in modo preciso alle richieste dei clienti, si avvaleva di un numero telefonico predefinito per concordare con l’acquirente quantità, prezzo e luogo dello scambio. “Il fatto di concordare precedentemente la quantità di droga consentiva agli spacciatori di presentarsi all’appuntamento con solo quella dose addosso, per minimizzare i rischi in caso di controlli” ha precisato la Dirigente della Squadra Mobile dott.ssa Simona De Luca durante la conferenza stampa indetta mercoledì mattina per presentare i dettagli dell’operazione ‘Minor’ “inoltre proprio per tutelarsi, i soggetti dediti allo spaccio si presentavano agli acquirenti indossando un passamontagna, circostanza che ha reso difficile l’identificazione”.
Gli inquirenti hanno raccolto anche denunce per atti intimidatori e lesioni: “Tra la clientela di questa rete c’erano molti tossicodipendenti che acquistavano a credito e su cui i soggetti operavano una rivalsa con intimidazioni, minacce e violenza fisica”.
Gli incontri per lo scambio di dorga avvenivano in luoghi strategici come i boschi, la stazione di Civate e persino in piazza Diaz, nel cuore di Lecco, anche se, come precisato dagli inquirenti, non ci sarebbe correlazione tra i soggetti arrestati e i reiterati episodi di violenza che si verificano in quella zona della città. La professionalità dell’organizzazione emerge anche dai numeri: circa 1.000 acquirenti identificati e 7.000 dosi vendute in due anni (2022-2024), per un giro d’affari stimato in 240.000 euro.
L’operazione è culminata nella serata del 21 novembre con gli arresti di cinque membri della rete tra Lecco e Valmadrera. Si tratta, come precisato, di soggetti irregolari sul territorio e senza fissa dimora. Tra questi, il più giovane, definito dagli inquirenti come il ‘capobanda’ è nato nel 2003, mentre il più “anziano” nel 1996. Un sesto soggetto risulta ancora latitante. Tre dei soggetti arrestati sono stati trovati in centro Lecco, tra via Cavour e Piazza Diaz, mentre gli altri due erano a Valmadrera.
Un ruolo determinante nelle indagini è stato svolto dalla Polizia Locale di Valmadrera, il cui supporto è stato definito dagli investigatori “essenziale per il buon esito dell’operazione”. Lunedì mattina, in Tribunale, i cinque arrestati sono comparsi davanti al Gip che ha convalidato le misure di custodia cautelare in carcere emesse dalla Procura. Il reato contestato è spaccio in concorso.
L’organizzazione, che per mesi ha agito indisturbata, rappresentava una minaccia alla sicurezza locale, radicandosi in punti di forte passaggio e sfruttando l’isolamento di alcune aree boschive dove le dosi di stupefacente venivano preparate e vendute. Soddisfatto dell’esito dell’operazione il Procuratore Ezio Domenico Basso, anche se il fenomeno dello spaccio è tutt’altro che arginato: “Come sappiamo si tratta di un fenomeno molto radicato e difficile da contrastare – ha commentato – per i cinque che abbiamo arrestato altri cinque ne arriveranno, ma ritengo che operazioni di questo calibro costituiscano una risposta alla criminalità e un chiaro segnale di intolleranza”.