Maltrattamenti sugli animali: nel Lecchese già 58 segnalazioni dall’inizio dell’anno

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cane
(Image by Fale Llorente Almansa from Pixabay)

Il caso di Calolzio riaccende i riflettori. I Dati di ATS Brianza nel distretto di Lecco dall’inizio del 2025

Le segnalazioni arrivano soprattutto da cittadini, ma anche da forze dell’ordine e associazioni. Cani in testa, poi gatti ed equidi

LECCO – Il sequestro dei cani a Calolziocorte, avvenuto la scorsa settimana, riporta l’attenzione sul problema degli animali detenuti in cattive condizioni, fenomeno che purtroppo non conosce stagioni e che si ripresenta con frequenza soprattutto nei periodi di ferie.

Secondo i dati forniti dall’ATS Brianza, nel solo distretto di Lecco dall’inizio del 2025 sono arrivate 58 segnalazioni: la maggior parte (40) per sospetti maltrattamenti, seguite da inconvenienti igienico-sanitari (8), richieste di controlli (8), disturbo della quiete pubblica (1) e cani ritenuti pericolosi (1).
Nel dettaglio, 49 casi riguardano cani, 6 equidi (cavalli, asini, pony), 5 gatti e singole segnalazioni per capre, pecore, galline e vacche.

Le denunce arrivano perlopiù da privati cittadini (38), ma anche da forze dell’ordine, sindaci e associazioni animaliste (20), che operano spesso con il supporto delle guardie zoofile, investite di funzioni di polizia giudiziaria.

In 18 casi gli accertamenti hanno avuto esito sfavorevole, con conseguenze concrete per i proprietari: 8 sequestri di animali, ma anche sanzioni e diffide con prescrizioni dei veterinari. Nei casi ritenuti meno gravi, gli operatori ATS possono comunque imporre raccomandazioni per migliorare le condizioni di vita degli animali.

Particolarmente delicata la vicenda di Calolziocorte: i cani sequestrati sabato sono stati portati immediatamente in una clinica veterinaria, perché le loro condizioni erano giudicate di “estremo pericolo” e quindi incompatibili con un trasferimento diretto in canile. Ora spetterà alla Procura decidere il loro futuro.

Il tema della cultura del rispetto verso gli animali resta centrale. ATS Brianza sottolinea come, “al di là degli interventi repressivi, sia fondamentale continuare a lavorare su prevenzione e sensibilizzazione – aggiungendo – Chiunque noti situazioni di maltrattamento o di incuria può presentare segnalazione tramite l’apposita modulistica predisposta dall’ATS, compilata e firmata dal cittadino”.

Il dato lecchese è in linea con il 2024: nello stesso periodo (1 gennaio – 15 agosto) le segnalazioni erano state 53, solo cinque in meno rispetto al 2025. Segno che la questione resta attuale e richiede attenzione costante, anche alla luce dei recenti casi di cronaca.