Barca in avaria durante il nubifragio, due persone salvate dalla Guardia Costiera

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Guardia Costiera foto archivio
(foto archivio)

La barca era alla deriva tra Varenna e Bellagio con condizioni meteo molto complicate

La Guardia Costiera ha agganciato la barca trasportandola al sicuro nel porto di Varenna

VARENNA – E’ stata una conoscente a chiamare il 112, che ha girato la richiesta di soccorso alla sala operativa della Guardia Costiera, per una barca di piccole dimensioni, con a bordo due persone, uscita sul lago nella mattinata di venerdì 21 giugno dal porto di Varenna e non erano ancora rientrata.

La Guardia Costiera è riuscita a mettersi in contatto con le persone a bordo della barca che, nel pieno del nubifragio, hanno riferito di avere il motore in avaria ed essere alla deriva nello specchio d’acqua compreso tra Varenna e Bellagio.

Immediata l’uscita del BL GC 135, unità SAR assegnata al 3° Nucleo Mezzi Navali della Guardia Costiera del Lago di Como, con sede a Menaggio, che ha raggiunto la barca nonostante il lago mosso, il vento con raffiche fino a venti nodi da nord
est e la pioggia battente. Dopo aver verificato il buono stato di salute dei due diportisti, il mezzo nautico della Guardia Costiera li ha agganciati e trasportati al sicuro nel porto di Varenna.

Dalla Guardia Costiera viene rilanciato uno dei fondamentali consigli per i diportisti, quale quello di verificare sempre lo stato di efficienza della propria barca in porto, sia per la parte motoristica, per il carburante e le dotazioni di sicurezza, prima di intraprendere navigazioni, ma soprattutto di verificare sempre le previsioni metereologiche ormai facilmente accessibili a tutti tramite i siti internet e molto attendibili.

Altro consiglio utile è quello di munirsi di un telefono cellulare con collegamento internet, che, come in questi casi, ha agevolato i soccorritori nel raggiungere tempestivamente la barca in avaria e alla deriva, in quanto le persone in difficoltà hanno potuto fornire la propria posizione in tempo reale alla Sala Operativa della Guardia Costiera che, oltre a mantenere un costante contatto con l’unità in difficoltà, ha coordinato il mezzo di soccorso nel poter raggiungere nel più breve tempo possibile il predetto natante.