Nel 2014 l’amministrazione comunale di Merate gli aveva tributato l’Ambrogino d’oro
Self-made man, capace di costruire un impero dal niente, Spreafico era noto anche per la grande generosità: i funerali mercoledì a Lomaniga (Missaglia)
MISSAGLIA – La battuta sempre pronta, l’inarrestabile voglia di fare, mani e mente sempre in movimento per raggiungere nuove mete e tagliare traguardi, animato da una passione, mai sopita, per il proprio lavoro. Ha suscitato cordoglio e commozione in tutto il Meratese la notizia della scomparsa di Franco Spreafico, 74 anni, imprenditore di successo, noto e apprezzato per la grande capacità imprenditoriale, unita a generosità e altruismo, morto ieri, lunedì, all’ospedale di Merate dove era ricoverato da qualche giorno dopo essere stato colpito da un malore.
Nato e cresciuto a Lomaniga, frazione di Missaglia, dove risiedeva con la moglie Lorenza, Spreafico è stato capace di costruire un impero industriale dal nulla, basandosi solamente sul proprio intuito e sulla propria intraprendenza. Non a caso, nel 2014, in occasione della consegna dell’Ambrogino d’oro a Merate, attribuitogli dall’amministrazione guidata da Andrea Massironi, era stato definito un self-made man, un uomo capace di costruirsi da solo, macinando un successo dietro l’altro con impegno e sacrificio.
Valori, quest’ultimi, trasmessi ai figli Roberto e Daniele, coinvolti fin da subito nelle attività imprenditoriali, tanto da scegliere di utilizzare le iniziali dei loro nomi per battezzare la prima impresa, la Errediesse, fondata nel 1989. “Nostro padre ci ha trasmesso un grande insegnamento, ovvero che i risultati si ottengono con impegno, dedizione e sacrificio” puntualizzano, commossi, i figli che Franco aveva saputo avvicinare e coinvolgere in azienda, sapendo coglierne talenti e attitudini differenti.
Un’abnegazione totale per il lavoro, coltivata come una vera e propria etica, che non gli aveva fatto perdere genuinità e bontà, restando sempre a disposizione di chi, sapendo di poter contare su di lui, andava a trovarlo in azienda, la sua amata seconda casa. Lì, tra macchinari, bancali e fatture, si lasciava andare ai racconti, parlando di come, poco più che ragazzino, dopo una prima esperienza come garzone di un meccanico, era stato assunto per lavorare nelle ferrovie in stazione a Monza, stupendo subito per velocità e produttività.
Un lavoro, quello come dipendente, risultato ben presto troppo stretto per una mente ambiziosa e volenterosa, capace di dedicarsi prima a una cooperativa per l’allevamento di conigli e poi di passare al mondo della stampa e della grafica, dando vita, acquisizione dopo acquisizione, al gruppo Spreafin, un vero e proprio colosso del settore.
Profondamente legato al territorio, Spreafico era stato alla guida anche dell’associazione Vera Brianza, nata per sostenere e promuovere le attività territoriali brianzole. Non si era tirato indietro neanche quando altri amici imprenditori lo avevano chiamato in causa per sostenere l’attività del Merate Calcio, coinvolgendo nel settore il figlio Roberto, ora presidente dell’Accademy Casatese Meratese, società di recente costituzione.
Il funerale verrà celebrato mercoledì alle 10 nella chiesa parrocchiale di Lomaniga a Missaglia. Tantissime le persone che si stringeranno intorno alla moglie Lorenza, ai figli Roberto e Daniele e agli affezionati nipoti Tommaso e Niccolò per una perdita lacerante e dolorosissima.