Folla oggi a Olgiate per il funerale. Don Carlo: “La neve che tanto amava è diventata il suo sepolcro”
“Questa morte deve farci ricordare una volta ancora di più che la vita è un dono e va vissuta in pienezza”
OLGIATE MOLGORA – “Lascialo andare Signore per le sue montagne”. Ha invocato il Signore delle cime don Carlo Silva stamattina, mercoledì 6 febbraio, per tributare l’ultimo commosso saluto a Diego Colombo. 43 anni, residente a Mornago in provincia di Varese con la compagnia Tania, Diego era originario di Olgiate, paese in cui era cresciuto frequentando le scuole, il campetto e l’oratorio. E qui oggi è tornato per ricevere l’ultimo abbraccio dei genitori Ambrogio e Teresina e dei tanti amici che con lui sono diventati adulti.
Sportivo, appassionato di montagna e di bicicletta, Diego è morto domenica scorsa sulle piste di Santa Caterina Valfurva finendo in un crepaccio. “La neve che tanto amava è diventata il suo sepolcro – ha detto don Carlo durante la predica del funerale – Sulle montagne Diego ha trovato la morte, che interrompe tutto, che non permette più un seguito a niente e a nessuno. In questi momenti viene da disperarsi e il dolore riempie il nostro cuore. Ci troviamo di fronte a una morte che ha colpito tutti, una morte avvenuta nel bel mezzo della vita, nel fiore degli anni, nell’esercizio di una passione. In questi momenti è difficile credere che il Signore sia la resurrezione e la vita. Ci vuole coraggio a dire: “Sì, io credo”. E, badate bene, non è il coraggio dei forti, è il coraggio al contempo dei semplici e degli umili, di quelli che credono che la vita non ci appartenga, ma ci sia stata data in dono.E per questo dobbiamo viverla in pienezza fin tanto che siamo in tempo, senza rimandare a domani quello che possiamo fare oggi, perchè la vita va vissuta in tutte le sue sfaccettature, è un dono così bello e grande di cui spesso ci si accorge quando improvvisamente una malattia, un dolore, una morte la spezza”.
Il parroco ha proseguito: “Se però noi abbiamo questo coraggio di credere, se noi siamo qui non solo per fare le condoglianze, ma anche per un motivo di fede, allora diventa possibile trovare questo coraggio”. Che è anche la forza di lasciare andare chi amiamo, come recita il bellissimo canto alpino letto al termine dell’omelia da don Carlo: “Dio del cielo, Signore delle cime, un nostro amico hai chiesto alla montagna. Ma ti preghiamo: su nel Paradiso lascialo andare per le tue montagne. Santa Maria, Signora della neve, copri col bianco, soffice mantello, il nostro amico, il nostro fratello. Su nel Paradiso lascialo andare per le tue montagne”.
Montagne di cui hanno parlato anche gli amici nel commosso messaggio letto al termine del funerale. “Diego noi ti ricordiamo per la grande amicizia e la grande voglia di vivere. La montagna simbolo di libertà ci ricorda il tuo spirito libero. Non scorderemo mai i momenti belli e le giornate passate insieme. Sei stato un amico speciale. Ti porteremo sempre con noi. Ciao Diego”.