Il tragico incidente è avvenuto domenica mentre il 43enne stava effettuando un fuoripista con lo snowboard
Classe 1975, si era trasferito da una decina di anni a Mornago in provincia di Varese, dove viveva con una compagna
OLGIATE MOLGORA – Era originario di Olgiate Molgora Diego Colombo, l’uomo di 43 anni morto domenica scorsa in Valfurva. Residente da più di una decina di anni a Mornago in provincia di Varese, Colombo era andato a sciare in Valtellina con alcuni amici. Stava effettuando un fuori pista con lo snowboard nella zona della pista del Gavia, in località Plaghera quando all’improvviso si è consumata la tragedia. Il 43enne è finito in un piccolo crepaccio, in fondo al quale c’era abbondante neve che lo ha sepolto per alcuni interminabili minuti. Uno degli amici che si trovava con lui ha lanciato l’allarme. Sul posto sono arrivati subito i carabinieri in servizio sulle piste da sci che hanno estratto Colombo dalla neve e gli hanno praticato il massaggio cardiaco fino all’arrivo dei sanitari del 118. L’uomo è stato poi trasportato con l’elicottero all’ospedale “Morelli” di Sondalo. Le sue condizioni sono apparse da subito disperate. Diego Colombo è morto poche ore dopo, nel primo pomeriggio di domenica. Ai carabinieri della Compagnia di Tirano è toccato il compito di ricostruire l’esatta dinamica dell’incidente.
Caporeparto in una ditta specializzata nella produzione di occhiali, Colombo viveva a Mornago con una compagna, ma non aveva reciso i legami con Olgiate Molgora, paese dove tutt’ora vivono i suoi familiari. La notizia della sua improvvisa e tragica morte ha fatto rapidamente il giro del paese, destando commozione e cordoglio, soprattutto tra i tanti amici della classe del 1975 con cui aveva mantenuto degli ottimi rapporti nonostante la distanza.
I funerali saranno celebrati domani, mercoledì 6 febbraio, alle ore 11 nella chiesa di Olgiate Molgora (Maria Madre della Chiesa). La salma verrà tumulata nel cimitero di Mornago (Varese). Diego Colombo lascia la compagna Tania, la mamma Teresina e il papà Ambrogio.