LECCO – L’Amministrazione comunale di Lecco ha aderito al sit-in per la pace in Palestina e Israele promosso da Anpi – Comitato provinciale di Lecco con Legambiente e altre associazioni del territorio che si è tenuto mercoledì sera alle ore 20 in piazza Diaz, davanti al palazzo comunale.
Il Comune di Lecco unendosi ad altri enti, organizzazioni e forze della società civile, lancia un appello chiedendo:
“Che cessino immediatamente il fuoco, le rappresaglie e le vendette di ogni parte; “che la politica e la comunità internazionale assumano un ruolo attivo e di mediazione per la fine dell’occupazione militare israeliana e la colonizzazione del territorio palestinese, per il rispetto dei diritti umani, della sicurezza e del diritto internazionale in tutto il territorio che accoglie i popoli israeliano e palestinese; che il governo italiano si attivi immediatamente affinché il nostro Paese e i Paesi membri dell’Unione Europea interrompano la fornitura di armi, di munizioni, di sistemi militari, come pure ogni accordo di cooperazione militare con Israele; che il nostro governo, oggi alla Presidenza dell’Unione Europea, assuma questi impegni con determinazione e coraggio”.
Un nuovo presidio, questa volta in piazza Garibaldi, è stato organizzato per sabato pomeriggio da Rifondazione Comunista: ” L’Italia deve cessare ogni relazione diplomatica ed economica con Israele e soprattutto stralciare gli accordi di forniture militari per i quali il nostro Paese è, di fatto, corresponsabile del genocidio palestinese, finché Israele non si ritiri entro i confini assegnati dall’ONU nel 1947 – scrivono dal partito – L’Unione Europea deve pretendere da Israele il rispetto e l’adempimento di tutte le risoluzioni ONU, tra cui il rimpatrio dei palestinesi nelle loro terre. Fino a quando ai palestinesi non verranno riconosciuti i loro innegabili diritti, essi non possono che essere giustificati e legittimati a difendersi con ogni mezzo, esattamente come ogni popolo invaso e oppresso da forze straniere”.