LECCO – La tecnica l’aveva già sperimentata con successo in altri esercizi commerciali: entrata nel negozio, adocchiava i capi di abbigliamento che prediligeva, li prendeva e si infilava nel camerino fingendo di provarli, ma a qual punto estraeva una forbicina con la quale toglieva le placche antitaccheggio; a lavoro ultimato, lasciava un capo o due nel camerino e i rimanenti li infilava nella borsa riprendendo la via di casa.
Il giochino è durato fino a ieri, mercoledì, quando a scoprire la “Eva Kant” di provincia, alias Galina Bostan, classe 1988, moldava di nascita ma residente a Molteno, è stato il personale di sicurezza del negozio Coin di via Roma a Lecco che l’ha fermata e consegnata alla Polizia.
Per Galina sembrava che anche ieri tutto filasse liscio come sempre, anzi, come sabato scorso, 4 ottobre, quando aveva già “spazzolato” diversi capi di abbigliamento alla Coin, ma in quell’occasione la security non aveva fatto in tempo a bloccarla.
Ieri, invece, il suo piano ha fallito. La 26enne è infatti entrata alla Coin, si è impossessata di alcuni capi di abbigliamento e si è infilata in un camerino dove è rimasta per parecchio tempo; tolte le placche antitaccheggio e nascosto il tutto nella sua borsa, la ladra ha lasciato il camerino dirigendosi verso l’uscita. Insospettitosi, uno degli addetti alla sicurezza si è subito diretto nel camerino trovando alcuni capi di abbigliamento e all’interno della tasca di uno di questi c’erano due placche antitaccheggio. A quel punto, senza perderla di vista, l’ha bloccata poco prima che uscisse dal negozio, mentre nel frattempo erano state avvisate le Forze dell’Ordine. A quel punto sentendosi braccata, la ragazza ha ammesso le sue colpe dichiarando di aver rubato due capi di abbigliamento del valore di 400 euro. A seguito della perquisizione, nella tasca dei pantaloni della donna è stata trovata la forbicina utilizzata per togliere le placche antitaccheggio, successivamente la perquisizione è stata estesa anche all’abitazione della 26enne dove, nella camera da letto, sono state trovate alcune borse contenenti diversi capi di abbigliamento rubati in precedenza in altri due negozi di Milano situati nel centralissimo corso Vittorio Emanuele di Milano.
A quel punto, la ragazza è stata portata negli uffici della Questura dove ha ammesso tutte le sue responsabilità, confessando i furti compiuti. La 26enne è stata quindi arrestata e, questa mattina, con rito direttissimo presso il Tribunale di Lecco, è stata condannata a un anno di reclusione e 1700 euro di multa. La pena è stata sospesa.

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