Antonio Ligabue e l’arte degli Outsider in mostra a Palazzo Paure

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La mostra di Ligabue a Palazzo Paure sarà visitabile anche il giorno di Ferragosto

L’esposizione è stata inaugurata giovedì pomeriggio e sarà visitabile fino al 2 novembre

In mostra una cinquantina di opere di 8 artisti capaci di raccontare il complesso rapporto tra arte e “follia”

LECCO – Un racconto sul complesso rapporto tra arte e follia; uno sguardo approfondito sulle vicende personali e sulla produzione di autori che hanno scritto pagine importanti della storia dell’arte italiana del Novecento, la cui formazione sviluppatasi nell’alveo di studi tradizionali, si è indirizzata verso esiti altri, dopo aver vissuto una esperienza manicomiale che li ha segnati profondamente e sulla ricerca di autori che proprio in un ospedale psichiatrico hanno scoperto il potere dell’arte e il proprio talento.

Questo è il filo rosso che guida la mostra Antonio Ligabue e l’arte degli Outsider nelle sale del Palazzo delle Paure a Lecco, dal 13 giugno al 2 novembre 2025.

L’esposizione, curata da Simona Bartolena, prodotta e realizzata da ViDi cultural e Ponte43, in collaborazione con il Comune di Lecco e il Sistema Museale Urbano Lecchese, è stata inaugurata ieri sera, giovedì 12 giugno, e da oggi sarà visitabile negli spazi di Palazzo Paure. E’ il secondo appuntamento del 2025 con le Grandi Mostre a Palazzo Paure (il primo era stata la personale dedicata ad Arturo Vermi).

La mostra propone 14 opere di Antonio Ligabue e una quarantina di dipinti e disegni realizzati da maestri quali Filippo de Pisis, Carlo Zinelli, Gino Sandri, Edoardo Fraquelli, Pietro Ghizzardi, Mario Puccini, Rino Ferrari, artisti che hanno conosciuto il manicomio o le cui ricerche hanno seguito percorsi anomali, fuori dagli schemi.

“Alcuni di loro sono entrati in strutture psichiatriche quando già pittori affermati, altri si sono scoperti artisti proprio nelle stanze di una casa di cura – ha spiegato Simona Bartolena, curatrice – Tutti si sono distinti per la loro diversità, il loro pensiero libero, il loro essere degli outsider, poetici portatori di punti di vista differenti. Otto vite. Otto storie personali. Otto linguaggi artistici fuori dal comune, capaci di raccontare il complesso rapporto tra arte e “follia”, un intreccio difficile da districare che lascerà al visitatore importanti motivi di riflessione”.

All’inaugurazione erano presenti anche il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, la conservatrice onoraria del Simul Barbara Cattaneo, Nicolò Donati, conservatore Simul e Fabio Sanvito di ViDi Cultural. “Ringrazio la curatrice Bartolena e tutti coloro che hanno partecipato alla realizzazione di questa mostra che racconta un viaggio nel diverso che speriamo possa venire ‘aperto’ anche alle scuole e ai giovani per potersi confrontare” il commento del sindaco Gattinoni.

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