A Palazzo Paure l’apertura ufficiale della tre giorni
“Responsabilità è una parola che oggi più che mai ci deve interrogare”
LECCO – Si è aperta ufficialmente nel pomeriggio di venerdì, a Palazzo delle Paure di Lecco, l’edizione 2025 del Festival Treccani della Lingua Italiana, alla presenza del sindaco Mauro Gattinoni, della vicesindaca Simona Piazza e del presidente della Fondazione Treccani Cultura Mario Romano Negri.

Il primo cittadino ha posto l’accento sul tema scelto quest’anno, “responsabilità”, definendolo un concetto imprescindibile per l’oggi: “Una parola che oggi più che mai ci deve interrogare. La responsabilità ci mette in relazione tra di noi, come esseri umani singoli e come comunità”.
Gattinoni ha inoltre ringraziato i promotori e gli organizzatori per il lavoro svolto.

Il presidente Negri e la vicesindaca Piazza hanno invece sottolineato la continuità di un progetto che da otto anni lega la città al Festival della Lingua Italiana, valorizzandone anche l’eredità manzoniana.

Ad aprire la due giorni di incontri e approfondimenti è stato il filosofo Rocco Ronchi. Professore ordinario di filosofia teoretica presso l’Università degli Studi dell’Aquila e docente di filosofia presso l’IRPA (Istituto di ricerca di psicanalisi applicata), Ronchi ha tenuto la conferenza “La responsabilità prima della libertà”. Alle 19 ha preso invece la parola il neuroscienziato Giacomo Rizzolatti, che ha proposto una lectio dal titolo “Responsabilità ed empatia”, offrendo un dialogo tra scienza e società.
La prima giornata si è conclusa con un ospite speciale: il cantautore Daniele Silvestri, protagonista di un atteso evento seralea ll’Auditorium della Casa dell’Economia, dove ha dialogato con Cristina Faloci di Rai Radio3, autrice e produttrice di “La lingua Batte”.

“Credo che poche volte nella storia è stato così chiaro come oggi dove stanno le responsabilità. – ha esordito, riferendosi chiaramente a quanto sta avvenendo a Gaza e alla spedizione della Global Sumud Flotilla – La scelta di chi si è messo per mare per portare aiuti alla popolazione palestinese intende provocare un movimento di coscienza in tutti noi, prima ancora che nel mondo politico. Una chiamata alla responsabilità per chi finora ha voltato la testa di fronte al dramma che là si consuma. La Flotilla rappresenta il meglio di noi, il rimasuglio di una umanità che vuole preservare il nostro essere umani. Per questo comprendo solo in parte l’appello del Presidente Mattarella: lo comprendo come padre preoccupato per la sicurezza dei propri figli, ma non come capo dello Stato”.
Non solo impegno civile. Le canzoni di Daniele Silvestri, punta di diamante dei cantautori post-moderni, sono anche la testimonianza di un magistrale uso della parola e delle parole, che alterna giochi linguistici, allitterazioni e rime, che spazia dall’italiano al romanesco, che si misura con il rap, che fa uso del parlato/cantato. E la sua generosa performance di ieri sera – conclusa con “A bocca chiusa” – ha dato ampia testimonianza di un impegno di oltre trent’anni, premiato per altro, oltre che dall’affetto del pubblico, anche da numerosi riconoscimenti della critica.
Il Festival proseguirà sabato con un ricco calendario di appuntamenti, confermandosi come uno dei momenti più significativi di riflessione e confronto culturale sul valore della lingua e sulle sfide del presente.
Tutti gli incontri e gli spettacoli del Festival sono a ingresso gratuito, fino a esaurimento dei posti disponibili. Il programma, soggetto a possibili variazioni, è consultabile al seguente sito: www.festivaltreccanidellalinguaitaliana.it

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