Alla Lega Navale fino al 30 settembre, vita e immagini di un uomo poliedrico
“Carcano ha saputo allargare i suoi orizzonti al di là delle motociclette e della vela, con la voglia di dare il massimo per migliorare l’intero sistema sociale”
MANDELLO – L’attrazione per la Moto Guzzi e la passione per le barche: un’esistenza in bilico tra questi due mondi quella di Giulio Cesare Carcano, ingegnere milanese, che ha saputo conciliarli attraverso la carriera di progettista, percorso che lo ha visto protagonista durante il ‘900 di invenzioni in grado di rivoluzionare per sempre entrambi i settori, lasciando un segno indelebile nella storia.
Tracce del suo operato e della sua esistenza saranno visibili da oggi, domenica, fino al 30 settembre nella mostra “Quel genio di Giulio Cesare Carcano. Una vita tra barche e motori”, promossa e realizzata da Lega Navale Mandello in occasione delle Giornate Mondiali Guzzi e del Motoraduno Internazionale, con il patrocinio del Comune.
All’inaugurazione di questa mattina nella sede di Via Pra Magno a Mandello ha presenziato un ragguardevole numero di partecipanti, insieme alle cariche istituzionali. Tra coloro che hanno preso la parola il sindaco Riccardo Fasoli e il presidente della Lega Navale Michele Belingheri, i quali hanno voluto sottolineare quanto Carcano fosse un uomo eclettico da prendere come esempio:
“Nel mondo della Guzzi è quello che, insieme ai fondatori, ha allargato i suoi orizzonti non solo alle motociclette e alla vela, ma anche all’intero sistema sociale, con la voglia di dare il 100% in tutto quello che si poteva migliorare. Da lui possiamo apprendere un importante insegnamento: ognuno può contribuire con un piccolo mattone allo sviluppo della comunità, perché nessuno è in grado di costruire un intero muro da solo”.
Non sono mancati aneddoti anche da parte di chi ha vissuto Carcano in prima persona, come quello di Giorgio Lafraconi, che ha avuto modo di navigare insieme a lui. Nelle mille sfaccettature di Giulio infatti, c’è anche quella di atleta nelle gare di Motonautica, dove ha raggiunto risultati di rilievo.
Tanti i volti impegnati dietro alla realizzazione della mostra, a partire dalla curatrice Francesca Venini. A contribuire anche Paola Carioli per i testi e Alis Agostini e Peter Bradley per le traduzioni in inglese. Della grafica si è occupato invece Luca Colombo, mentre le carte di ICMA Sartorial Paper sono servite alla creazione degli allestimenti.
Su gentile concessione invece di Eugenio Mellera, Carlo Buzzi, Yacht Club di Genova, ASD Canottieri Moto Guzzi e Museo della Barca Lariana i materiali e le barche presenti in sala. Spicca tra questi in particolare lo scafo “LINA III”, prodotta in soli tre esemplari dotati di motore Guzzi 250 cc, con cui Carlo Pagliano stabilì il record mondiale dell’ora nella classe 250 cc.
La mostra è visitabile gratuitamente fino al 30 settembre tutti i giorni dalle 10 alle 18.
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