VARENNA – In occasione del sessantacinquesimo anniversario dell’impresa compiuta dal batiscafo C3 di Pietro Vassena, la Provincia di Lecco promuove una mostra interamente dedicata a questo grande inventore lecchese. “Pietro Vassena (1897 – 1967)”, ecco il titolo dell’esposizione che sarà allestita dal 15 di giugno al 28 di luglio presso Villa Monastero e nella Sala polifunzionale del Comune di Varenna. Un percorso caratterizzato da quattro sezioni e che attraverso documenti, immagini, modellini e articoli di giornali messi a disposizione dalla famiglia Vassena intende ripercorrere il genio dell’inventore lariano, nato a Malgrate nel 1897 e passato alla storia per aver creato il batiscafo C3. È, infatti, il 1948 quando Vassena, accompagnato dal sommergibilista calolziese Nino Turati, riesce a scendere a -412 metri di profondità. Un’impresa, questa, che ha luogo nel punto del Lario più profondo, ossia al largo di Argegno, e che gli permette di stabilire il record mondiale. Una storia incredibile, quella del batiscafo, che si affianca a tutta una serie di altre invenzioni messe a punto da questo instancabile lecchese: dalla realizzazione di un brevetto per l’applicazione di gasogeno alle vetture in tempi di guerra agli “skivass”, una sorta di sci d’acqua capaci di farlo camminare sulle acque del Lario. “Avere come padre Pietro Vassena – commenta il figlio Angelo Vassena – era un gran divertimento, soprattutto quando ero bambino. Avevo poco più di una decina d’anni quando mio padre si chiudeva nel suo laboratorio per lavorare al C3 e io non vedevo l’ora di correre a vedere cosa stava facendo. Una vita – conclude – sicuramente interessante, sempre piena di nuove idee”.
“Siamo molto soddisfatti di aver potuto dare spazio a un evento tanto importante – interviene l’assessore alla Cultura della Provincia di Lecco, Marco Benedetti – reso possibile anche grazie al cofinanziamento da parte della Camera di Commercio. È fondamentale – aggiunge – che la conoscenza sia tramandata di generazione in generazione e che un personaggio come Pietro Vassena venga ricordato tramite iniziative come quella che sta per essere inaugurata”. “La mostra di Varenna – illustra Anna Ranzi, curatrice dell’esposizione – è composta da 4 parti, l’ultima delle quali è dedicata proprio al C3. Sarà presente, infatti, una riproduzione in scala del modello”, alla quale si aggiungeranno le immagini della discesa del marzo del ’48, articoli di giornale del tempo e fotografie, tra cui quelle che ritraggono l’inventore in compagnia del fisico svizzero Auguste Piccard. Una grande invenzione, quindi, “ma che purtroppo ha vita breve – riprende Anna Ranzi – È nel novembre del ’48 che a causa di un problema tecnico il batiscafo si inabissa al largo di Capri, durante un ulteriore tentativo di discesa”.
Ma accanto alla mostra, l’anniversario dell’impresa nel lago è l’occasione anche per riflettere sull’inventore e, più in generale, sul trasferimento di tecnologia dagli ambienti estremi. Per questo motivo è in programma per il 27 di giugno, sempre presso Villa Monastero (precisamente nella Sala Fermi), una conferenza dal titolo “20000 leghe sotto i laghi – dal batiscafo di Pietro Vassena allo spazio: 65 anni di trasferimento delle tecnologie nel design per l’uomo”. Un convegno, questo, ideato dagli studiosi Melchiorre Masali e Irene Lia Schlacht e promosso dall’Università di Torino grazie al sostegno della Professoressa Margherita Micheletti Cremasco. Un’intera giornata che vedrà intervenire specialisti di fama sia nazionale che internazionale con l’intento di riflettere sul trasferimento nella quotidianità di tecnologie da contesti estremi.
La mostra “Pietro Vassena (1897 – 1967)” sarà aperta al pubblico da martedì a domenica dalle 15.30 alle 18.30. L’inaugurazione è in programma per venerdì 14 giugno alle 17.